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“PREZZI IN AUMENTO PER I CONSUMATORI, MA IN CALO PER I PRODUTTORI”: E’ L’ALLARME LANCIATO DALLA COLDIRETTI

Per 1 euro speso dai consumatori in alimenti ben 60 centesimi vanno alla distribuzione commerciale, 23 all’industria alimentare e solo 17 centesimi agli agricoltori. Lo afferma la Coldiretti nel commentare la denuncia di Adusbef e Federconsumatori che prevedono per il 2009 un aggravio sulla spesa alimentare di ben 564 euro all’anno, poiché, mentre i prezzi alla produzione calano non diminuiscono quelli al consumo.

Se la spesa per i consumatori aumenta, i prezzi alla produzione dei prodotti agricoli hanno registrato su base annuale una diminuzione del 14% rispetto allo scorso anno, con riduzioni più consistenti proprio per i prodotti che hanno fatto riscontrare le migliori performance sui mercati internazionali, con cali per i cereali (-44%), per l’olio di oliva (-23%), per i vini (-19%), per gli ortaggi (- 15%) e per il latte (-8%), sulla base dei dati Ismea relativi a dicembre.

Secondo la Coldiretti un caso eclatante è rappresentato dal latte, con i prezzi che sono scesi alla stalla attorno ai 37 centesimi al litro, mentre non accennano a diminuire al consumo, dove in media si spendono 1,4 euro per ogni litro di latte fresco, con un ricarico del 370%, secondo i dati sms consumatori del Ministero delle Politiche Agricole.

“I prezzi - sottolinea la Coldiretti - aumentano in media di 5 volte dal campo alla tavola ed esistono dunque ampi margini da recuperare, con più efficienza, concorrenza e trasparenza, per garantire acquisti convenienti alle famiglie e sostenere il reddito degli agricoltori in un momento di difficoltà economica”.

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