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PREZZI - INDUSTRIE DOLCIARIE, NOCCIOLE COME L'ORO FINANCIAL TIMES: QUINTUPLICATI IN DUE ANNI, IN AUMENTO ANCHE MANDORLE E CACAO

Nocciole a peso d'oro. Negli ultimi due anni il prezzo di questa varietà di frutta secca è quintuplicato, passando da 2.150 a 11.120 dollari a tonnellata, e mettendo a rischio il portafoglio di centinaia di golosi di tutto il mondo. Ma soprattutto creando molte difficoltà all'industria dolciaria, secondo quanto scrive il Financial Times.
Certo le nocciole non sono le uniche ad aver fatto registrare tendenze al rialzo sul fronte dei prezzi negli ultimi 24 mesi. Le mandorle hanno, infatti, duplicato il loro costo, arrivando a quota 8.400 dollari a tonnellata e i semi di cacao sono passati da 1.080 a 1.647 a tonnellata. Ma il balzo in avanti delle nocciole è senza paragoni, afferma uno dei buyer di Nestlé, Rosanno Barbieri, in un'intervista al quotidiano finanziario.
Un problema, quello dell'impennata dei listini delle nocciole, che riguarda da vicino anche l'Italia, che pur non essendo il principale produttore compare fra i primi cinque a livello mondiale. Con una produzione annuale tra le 700.000 e le 900.000 tonnellate l'anno, vale a dire tra l'80 e l'85% di quella totale, è la Turchia ad aggiudicarsi il primo posto sul fronte della produzione, seguita da Georgia e Azerbaijan, Italia, appunto, e Oregon.
Ma la graduatoria cambia se si guarda alla domanda ed interessa ancora di più in Bel Paese. Il 60% di quella complessiva viene infatti dalla Ferrero, l'azienda italiana conosciuta in tutto il mondo per i suoi cioccolatini alle nocciole. Il restante 40% è diviso a metà fra i produttori di gelati e l'industria degli snack. Due cattivi raccolti di seguito e un mercato dalle regole sui generis sarebbero le ragioni principali che hanno portato all'impennata dei prezzi all'origine. Quando si tratta di nocciole, infatti, a differenza di molte altre materie prime i contratti non sono fungibili, vale a dire che le partite di frutta secca non possono essere vendute indifferentemente agli acquirenti. Il gusto di questa varietà di frutta secca dipende, infatti, molto dalle dimensioni di ogni singola nocciola e dal tasso di umidità. Così, ogni acquirente ha le proprie preferenze, facendo delle nocciole un business su misura.
A tutto questo si aggiunge il carattere a conduzione perlopiù familiare della produzione, con una media di 300-400 chili all'anno per ogni nucleo, spiega Barbieri. E a rimetterci, prima o poi, potrebbero essere i consumatori: "Nonostante un'iniziale riluttanza a far ricadere questi aumenti sui consumatori - afferma uno dei responsabili del settore vendite di una delle principali aziende produttrici di cioccolato - alla fine, questo é quello che normalmente accade".

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