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PREZZI: NEL 2008 +5 MILIARDI DI EURO DI SPESA A TAVOLA, MA LA STESSA QUANTITÀ. LO STIMA LA COLDIRETTI

Nel 2008 le famiglie italiane hanno speso circa 5 miliardi in più per l’acquisto di prodotti alimentari ma le quantità portate in tavola sono rimaste pressoché le stesse per effetto dell’aumento dei prezzi non giustificato dall’andamento delle materie prime agricole. Lo afferma la Coldiretti nel tracciare un bilancio dei consumi a tavola che rappresentano la seconda voce di spesa degli italiani.
Sulla base dei dati Ismea-Ac Nielsen, si è verificato - sottolinea la Coldiretti - un aumento del 3,8 per cento nella spesa per l’acquisto di alimenti mentre sono rimaste pressoché stagnanti le quantità acquistate (+0,3%), con una maggiore incidenza dei rincari dovuta nell’ordine a pane e cereali, latte, formaggi e uova e carne.
Il cambiamento nei prezzi ha provocato - continua la Coldiretti - variazioni nella composizione della spesa con più pollo e meno bistecche: si sono ridotti i consumi di pane (- 2,5%), carne bovina (-0,5%) e formaggi (-0,6%); salgono pollo (+3,2%), maiale e salumi (+2,3%), latte (+1,8%), frutta fresca (+2,8%) e ortaggi (+0,1%), secondo le rilevazioni Ismea Ac Nielsen relativi ai primi 9 mesi 2008. La spesa alimentare delle famiglie è pari in media - precisa la Coldiretti - a 466 euro al mese destinati nell’ordine principalmente all’acquisto di carne per 107 euro, di frutta e ortaggi per 84 euro, di pane e pasta per 79 euro e di latte, uova e formaggi per 62 euro, pesce per 42 euro, zucchero, dolci e caffè per 32 euro, bevande per 42 euro e 18 euro per oli e grassi.
L’aumento della spesa è il risultato - continua la Coldiretti - delle forti distorsioni esistenti nel passaggio degli alimenti dal campo alla tavola con gli aumenti al consumo su base annuale (+4,7%) rilevati dall’Istat che sono in netta controtendenza con il calo del 7% dei prezzi agricoli alla produzione registrati ad ottobre, secondo i dati Ismea - Ac Nielsen.
Per ogni euro speso dai consumatori in alimenti, ben 60 centesimi vanno - denuncia la Coldiretti - alla distribuzione commerciale, 23 all’industria alimentare e solo 17 centesimi agli agricoltori.
Un caso eclatante è quello della pasta che continua a far registrare un aumento dei prezzi vertiginoso e ingiustificato (+30%, secondo l’Istat) nonostante dall’inizio dell’anno il prezzo del grano duro per la pasta sia più che dimezzato al di sotto dei valori di 20 anni fa determinando una situazione drammatica nelle campagne dove - conclude la Coldiretti - non si riescono a coprire i costi di produzione e sono a rischio le prossime semine e quindi le forniture per la pasta made in Italy.

Focus - La struttura dei consumi alimentari delle famiglie euro/mese
Prodotti
Carne - 107 euro
Pane, pasta e trasformati di cereali - 79 euro
Latte, formaggi e uova - 62 euro
Ortaggi, frutta e patate - 84 euro
Pesce - 42 euro
Zucchero, dolciari e caffè - 32 euro
Bevande - 42 euro
Oli e grassi - 18 euro
In totale - 466 euro
Fonte: elaborazione Coldiretti su dati Istat

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