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PRINCIPE (SALUMI) E ZONIN (VINI) DANNO VITA AL PROGETTO “GUSTAVO!” … ED E’ GIA’ TENDENZA LA SINERGIA TRA GRANDI MARCHI DEL “MADE IN ITALY” ALLEATI PER ESPORTARE E PROMUOVERE I PRODOTTI DEL WINE & FOOD NEL MONDO

Gianni Zonin Vineyards
Ecco il wine bar Gustavo di Tokyo

Si alleano per portare in Giappone l’enogastronomia italiana di qualità: la sinergia è firmata dalla casa vinicola Zonin e dal Principe di San Daniele Spa. Il 14 maggio, nel Tokio City Air Terminal, apre “Gustavo!”, il nuovo show case “made in Italy” (è possibile scegliere fra altri menu con un prezzo a partire da 10 euro) per esportare la qualità dei nostri prodotti in un Paese che oggi si sta aprendo al gusto mediterraneo e ne ricerca sempre di più i valori e lo stile di vita.
“Principe e Zonin condividono - si legge in una nota stampa - l’interesse per il Paese del Sol Levante e si propongono come modello tipicamente italiano di degustazione. Da qui l’idea di creare un “concept” da esportare nel mondo, una filosofia condivisa dalle due aziende e che ha come cardine lo stile italiano”.
L’export enologico in Giappone ha visto un netto miglioramento, in questo ultimo anno, con una crescita che, nei primi 8 mesi 2007, ha raggiunto i 66,6 milioni di euro. Un mercato in espansione trainato dal forte interesse che il Paese del Sol Levante ha sviluppato nei confronti della cucina mediterranea. E va proprio in questa direzione la sinergia tra la casa vinicola Zonin e la Principe con la creazione di “Gustavo!”: la degustazione di vini delle tenute della famiglia Zonin accompagnati dai salumi Principe in un ambiente ed un’atmosfera tipicamente italiani.
L’idea di più marchi dell’agroalimentare di qualità alleati per l’apertura di negozi/vetrina nei mercati esteri potrebbe tradursi in una virtuosa tendenza ed allargarsi ad altri nomi del “made in Italy” qualora vi fosse la volontà da parte delle aziende di “fare squadra” in un mercato globale sempre più agguerrito (come dimostrano anche i recenti attacchi mediatici perpetrati nei confronti dei nostri prodotti enogastronomici di eccellenza: olio d’oliva, mozzarella di bufala, vino), e potrebbe svolgere il duplice compito di allargamento degli sbocchi di mercato da una parte e di profilassi contro nuovi possibili futuri scandali dall’altra. Un consumatore informato e fidelizzato direttamente è infatti meno suggestionabile.

I ritratti - Le due aziende, Zonin e Principe
- La casa vinicola Zonin, dal 1821 una delle più importanti aziende vitivinicole italiane, la cui storia si sviluppa attraverso sette generazioni che legano la famiglia Zonin alla passione per la terra e per il vino. 1.800 ettari di vigneti nelle sette regioni italiane a più alta vocazione vitivinicola, esportazioni in 89 paesi del mondo Zonin rappresenta una realtà significativa in grado di produrre e proporre vini di elevata qualità e più rappresentativi del territorio e delle varietà italiane. I marchi in portafoglio sono la Tenuta Ca’Bolani nel Friuli, la Tenuta il Bosco nell’Oltrepò Pavese, il Castello del Poggio in Piemonte, il Castello d’Albola nel Chianti Classico, l’Abbazia Monte Oliveto tra le torri di San Gimignano, la Rocca di Montemassi nella Maremma Toscana, la Masseria Altemura nel Salento, l’antico Feudo Principi di Butera in Sicilia.
- Principe, una delle principali realtà della salumeria italiana, da oltre 60 anni leader nel settore della salumeria di qualità dal capostipite Stefano Dukcevich ad oggi con la terza generazione della famiglia. Da sempre in grado di coniugare la selezione accurata delle materie prime con i segreti delle più moderne tecnologie. Il sistema di gestione qualità che coinvolge tutti i processi operativi ha permesso all’azienda di superare i controlli di qualità imposti per l’esportazione dei prodotti alimentari negli Stati Uniti ed in Giappone. Un’importante vantaggio visto che l’export rappresenta circa 18,5 milioni di euro di fatturato, con un incremento continuo ogni anno. In particolare in Giappone, il prosciutto di San Daniele Principe è presente nell’80% dei ristoranti italiani.

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