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PRODOTTI “MADE IN ITALY” DELLE COOPERATIVE ITALIANE ARRIVANO IN ORIENTE. PROGETTO DA 2,3 MILIONI DI EURO PER CINA E INDIA

Chianti, Brunello di Montalcino, Prosciutto di Parma, Parmigiano Reggiano … ed ancora prodotti agroalimentari di qualità saranno presto sulle tavole indiane e cinesi, grazie all’azione di promozione di “Italian Style” il nuovo consorzio di internazionalizzazione, nato da una cabina di regia organizzata da Fedagri-Confcooperative che ha messo insieme 17 delle cooperative più avanzate e più vocate all’export.
La squadra di “Italian Style” conta centomila soci e 3 miliardi di euro di fatturato aggregato di cui il 30% derivante dalla commercializzazione dei loro prodotti in oltre 50 Paesi del mondo. I settori coperti sono tutti quelli dell’agroalimentare dal vinicolo, all’ortofrutticolo, al lattiero-caseario, passando per l’olivicolo e lo zootecnico.
Il consorzio “Italian Style” ha già presentato al Ministero delle Politiche Agricole, un progetto di durata biennale, per un importo di 2,3 milioni di euro che serviranno per promuovere il “made in Italy” in Cina e India “perché gli obiettivi di Italian Style - ha detto il presidente di Fedagri, Paolo Bruni - non resteranno sulla carta, sono state scelte India e Cina come Paesi terzi dove indirizzare la prima missione di “Italian Style” poiché intendiamo proseguire nel percorso tracciato dal lavoro diplomatico del ministro De Castro e poi l’Italia, nel 2004 è stata tra i primi 10 Paesi fornitori per l'India, soprattutto di prodotti caseari, olio d’oliva, pasta e vino e in Cina la domanda di “made in Italy” é cresciuta a tassi notevoli negli ultimi due anni, per l’olio di oliva del 169%, per i vini del 145% e per la pasta del 37%”.
Il consorzio“Italian Style”, la cui missione “é pienamente condivisibile”, da parte del presidente di Buoinitalia, Emilio De Piazza, vuole agire anche sul fronte dell’agropirateria, portando i prodotti veramente italiani sugli scaffali della distribuzione estera: “solo un lavoro coordinato - ha detto De Piazza - può ottenere risposte di valore, Buonitalia intende mettersi al fianco del consorzio “Italian Style” per conquistare i consumatori stranieri attratti dal made in Italy”.
Fedagri, elaborando i dati di uno studio Nomisma condotto sul mercato Usa che ha individuato 36.177 referenze attribuibili alla categoria dell’Italian Sounding ha rilevato che solamente il 10,6% corrisponde a prodotti realmente italiani; l’89,4% corrisponde a prodotti imitativi. “Per ogni prodotto italiano presente sul mercato statunitense - ha aggiunto Giovanni Garagnani, membro del comitato esecutivo di “Italian Style” - ve ne sono più di otto (precisamente 8,4) che imitano o, quantomeno, fanno riferimento all’Italia e, mediamente, per ogni dollaro di prodotto veramente italiano acquistato dal consumatore americano, 10,6 dollari vengono spesi nei prodotti imitativi”.

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