Il settore dei prodotti tipici è in fermento perché tutti intravedono nuove opportunità di business. Però, parlare soltanto di “prodotti tipici” potrebbe non essere più sufficiente per cogliere anche l’obiettivo della differenziazione. Quanti, oltre a parlare di prodotti, possono parlare anche di produttori ? Coop, attraverso il progetto presidi e prodotti tipici con Slow Food, lo può fare, con una strategia di comunicazione mirata ad affermare che: - Coop aiuta concretamente i piccoli produttori a continuare la loro opera; - Coop aiuta il consumatore a percepire il vero significato di Dop, Igp, Stg come caratteristiche di origine uniche del prodotto; - Coop evidenzia la tradizionalità del processo produttivo; - Coop garantisce la naturalità delle materie prime. I due Progetti (Presidi e Prodotti Tipici) realizzati in collaborazione con Slow Food, costituiscono il punto di partenza per fare di Coop Supermercati un interlocutore di rilievo, più affidabile di altri, un paladino della gastronomia locale, della cultura e delle tradizioni legate al territorio, offrendo a piccoli produttori l'opportunità di proseguire l’attività e contribuendo a salvaguardare quella piccola ma importante parte della produzione tradizionale e tipica dell'Italia altrimenti destinata all'estinzione.
GLI OBIETTIVI
Coop Supermercati non realizza un’operazione di facciata, ma si impegna concretamente per offrire a queste produzioni una reale opportunità di sbocco commerciale. In questo senso l’attività di Coop non avrà carattere episodico legato a sporadiche iniziative promozionali, ma avrà invece una caratteristica di continuità che potrà concretizzarsi non solo dal punto di vista commerciale ma anche nel rapporto con i soci ed il mondo esterno (scuole, corsi ...) con l’obiettivo concreto di orientare una parte dei consumi verso prodotti di qualità e di educare (e rieducare) ad un consumo meno banalizzato.
COSA PREVEDE L’ACCORDO
- Mappatura dei prodotti e dei produttori
- Redazione di una scheda tecnica per prodotto, con:
1) caratteristiche fisiche e organolettiche;
2) tecniche di trasformazione, coltura o allevamento;
3) area territoriale di produzione;
4) informazioni sulla storia del prodotto e del produttore;
5) condizioni ideali di vendita (esempio: stagionatura);
6) quantità vendibili e prenotabili;
7) mappa dei luoghi di consegna possibili;
8) costi di produzione.
- Metodologia
1) visite alle aziende;
2) degustazione prodotti.
- Gestione
1) ricerca dei prodotti sul territorio in collaborazione con la struttura Slow Food: 40 Governatori, 320 Fiduciari, 300 Insegnanti dei Master of Food;
2) creazione di una commissione ad hoc, composta da esperti Slow Food e Coop che effettuerà la selezione finale dei prodotti.
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