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PRODUZIONE STABILE NEL 2012 PER UN VALORE AL CONSUMO DI 55 MILIONI DI EURO. È IL PROSCIUTTO TOSCANO. E IL 2013? ALL’INSEGNA DELL’INTERNAZIONALIZZAZIONE E CONTRO LE IMITAZIONI. COSÌ CRISTIANO LUDOVICI, PRESIDENTE DEL CONSORZIO DEL PROSCIUTTO TOSCANO

Non Solo Vino
Ecco il Prosciutto Toscano

Produzione stabile nel 2012 per un valore al consumo di oltre 55 milioni di euro. È il prosciutto toscano un brand sinonimo di qualità che punta all’estero. E il 2013? Sarà all’insegna dell’internazionalizzazione e contro le imitazioni. Così il neo presidente Consorzio del Prosciutto toscano Dop Cristiano Ludovici, attuale vicepresidente dell’Isit (Istituto Italiano Salumi Tutelati), che svela i punti cardine della strategia di questa Dop che ha ottenuto il riconoscimento comunitario della Denominazione di Origine Protetta nel 1996.
“È nostra intenzione - sottolinea Ludovici - consolidare il brand del prodotto senza tralasciare la qualità. Abbiamo preventivato di partecipare a diverse fiere in Italia e all’estero e stiamo attivando diverse attività promozionali anche con altri Consorzi di tutela”. I dati di mercato dimostrano che il prosciutto Toscano riesce ha difendersi dalla crisi, con una produzione che nel 2012 si è confermata stabile, per un valore al consumo di oltre 55 milioni di euro. Traina il preconfezionato che nel 2012 ha fatto registrare un incremento del 4,6%, con una produzione di vaschette che per la prima volta ha superato i 2.700.000 pezzi. “Riusciamo a difenderci - spiega Ludovici - perché, rispetto ad altri prodotti dello stesso settore, il nostro prodotto si contraddistingue per le sue caratteristiche organolettiche specifiche dovute all’utilizzo degli aromi tipici della tradizione toscana. Inoltre il prodotto richiama una regione, come la Toscana, ricca di storia e tradizioni anche dal punto di vista gastronomico. Inoltre - aggiunge Ludovici - il lavoro di promozione costante effettuato dal consorzio di tutela permette di far conoscere sempre più le caratteristiche e i pregi del prosciutto toscano a livello nazionale e internazionale. Per ciò che riguarda le esportazioni - continua Ludovici - sono ad oggi ancora limitate, anche se nel breve periodo gli obbiettivi sono quelli di incentivare e favorire l’export come è dimostrato da un recente importante risultato: la commercializzazione del prosciutto toscano Dop negli Usa grazie all’abilitazione ricevuta da una nostra azienda consorziata. Anche il prosciutto toscano, come tutte le cose belle e buone - conclude Ludovici - è purtroppo oggetto di imitazione all’estero. É già successo che in alcuni paesi il marchio sia stato registrato da parte di soggetti che nulla avevano a che vedere con il nostro prodotto. Solo grazie ad un continuo monitoraggio effettuato dal Consorzio di tutela si può cercare di difenderlo dai vari tentativi di contraffazioni e truffe”.

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