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PROMOSSO DAL CONSORZIO DEL NOBILE DI MONTEPULCIANO, ARRIVA IL “MIGLIORE CANTINIERE”: E’ URANO CARPINI (32 ANNI IN CANTINA). L’OBIETTIVO? “METTERE IN LUCE UNA PROFESSIONE ANTICA PIENAMENTE VALORIZZATA E FONDAMENTALE PER I GRANDI VINI”

Secondo la commissione del premio istituito dal Consorzio del Nobile di Montepulciano, è Urano Carpini, cantiniere della Tenuta Valdipiatta della famiglia Caporali di Montepulciano, il migliore “Cantiniere dell’Anno”.

Il Premio (in passato hanno vinto Adamo Pallecchi, una specie di “istituzione” della Cantina Contucci dal 1961, e Bruna Casagrande, un’altra memoria storica tra i cantinieri di Montepulciano: 83 anni all’anagrafe, da 48 impegnata nel lavoro in cantina, nella Cantina Redi e nella Cantina Gattavecchi) ha l’obiettivo “di premiare la maestranza che si è particolarmente distinta nell’attività vitivinicola per un periodo relativamente lungo di tempo; in poche parole intende valorizzare una professione “antica” che possiede un fascino tutto suo, fatto di esperienza, mestiere ed anche piccoli e grandi segreti; è una figura quella del cantiniere che troppo spesso non è stata sufficientemente evidenziata, è poco conosciuta anche se tradizionalmente legata al territorio.

Oggi quasi tutte le aziende vitivinicole si avvalgono di enologi, professionisti di grande valore che anche grazie all’aiuto proveniente da tecnologie sempre più all’avanguardia, impostano e “gestiscono” tutte le diverse fasi di produzione del vino, senza tuttavia dimenticare che il vino è un prodotto vivo e in quanto tale soggetto a cambiamenti, ecco perché la figura professionale tradizionale del cantiniere continua ad essere estremamente preziosa; grazie alla sua esperienza, alla sua passione e soprattutto alla sua costante presenza a fianco del vino sa cogliere con precisione il momento giusto in cui intervenire. E la professione del cantiniere si sta evolvendo sempre di più. Sempre più giovani si stanno cimentando nell’apprendere questo mestiere soprattutto cercando di adeguarlo a quelle che sono le innovazioni in cantina, quali appunto la tecnologia e la meccanizzazione del lavoro.

Urano Carpini è praticamente “nato” in cantina: 48 anni, di cui 32 trascorsi nell’azienda vinicola Tenuta Valdipiatta. “Ho iniziato questo lavoro nel 1977, all’età di 16 anni, sempre nella cantina Valdipiatta”, dove lavora tuttora. Urano ha seguito le orme del padre che era già stato cantiniere prima di lui, una passione di famiglia insomma. Non ci sono segreti nella professione di cantiere, ma l’unico elemento fondamentale, secondo il “migliore cantiniere 20092, è quello “di fare le cose bene e con passione e anche in vigna deve essere fatto un lavoro minuzioso della crescita dell’uva che deve arrivare in cantina nelle migliori condizioni possibili per essere dunque lavorata e preparata a diventare vino”. Urano, nonostante faccia da molti anni questo mestiere di antiche tradizione, è comunque tra i giovani operatori di questo settore a Montepulciano, segno evidente che il ricambio generazionale c’è e che anche l’evoluzione della professione di cantiniere sta andando in una giusta direzione con l’adeguamento anche alle tecniche innovative di lavorazione in cantina. “Consiglierei ai più giovani di intraprendere questa strada - ha detto Urano Carpini - ma solo se mossi da una vera passione e avvicinandosi a questo mestiere con la voglia di vedere crescere un prodotto così “Nobile” come il vino che produciamo dalle nostre parti”.

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