9.157.098 prosciutti di Parma nel 2003: oltre 410.000 prosciutti in più (+4,7%) sul 2002, con un incrmento anche del volume di affari. Anche il valore alla produzione è cresciuto, passando da 774 a 810 milioni di euro, così come il giro d’affari al consumo, passato da 1,450 a 1,50 miliardi di euro. Il mercato europeo rappresenta il principale sbocco del prodotto; il 70% dell’export si concentra nell’Unione Europea, al quale va aggiunto un ulteriore 5% dei paesi europei non Ue. Tutto il resto del mondo raggruppa invece il 25% dell’export; tra i paesi importatori spiccano in particolare tre grandi mercati: Usa, Canada e Giappone. Le aziende del Consorzio hanno esportato negli Stati Uniti oltre 326.000 prosciutti contro i 255.000 esportati nel 2002 (+28%) con l’affermazione del Prosciutto di Parma quale leader assoluto di mercato.
Un ruolo determinante lo sta ricoprendo sempre di più il prodotto preaffettato, che ha conquistato il mercato estero: le vaschette di Parma pre-affettato hanno avuto un vero e proprio boom, +18%. Oggi il preaffettato rappresenta oltre il 14% delle esportazioni, pari a oltre 24 milioni di confezioni vendute (2.300 kg di prosciutto); dato molto significativo - rileva il Consorzio - se si considera che solo 5 anni fa la quota si aggirava intorno al 10% e che da allora i volumi di vendita sono più che raddoppiati. La Gran Bretagna, con quasi 7 milioni di vaschette, si conferma il primo mercato per il Parma pre-affettato.
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