Quando globalizzazione e localismo si incontrano: nasce la prima mozzarella di bufala campana Dop certificata “halal”, quella de “La Baronia” di Castel di Sasso (Caserta) che potrebbe consentire al Consorzio di tutela di allargare significativamente il mercato arabo, stimato 4 volte più grande di quello del “biologico”. La certificazione “halal”, per alcuni Paesi dell’Islam, è un requisito doganale imprescindibile. Un progetto che ha visto cooperare l’agenzia di certificazioni Tuv, il Consorzio e l’associazione islamica “Zayd Ibn Thabit”. Un bell’esempio di come la tutela dell’origine di un prodotto può andare incontro ai cambiamenti del mercato globale senza paura di snaturare il proprio prodotto.
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