02-Planeta_manchette_175x100
Consorzio Collio 2025 (175x100)
BIBLIOTECA ENOGASTRONOMICA

Quando il vino - tra export e identità culturale - diventa ambasciatore del made in Italy nel mondo

Lo racconta il vignaiolo piemontese Gianni Gagliardo nel suo nuovo libro, “Il fascino di un Paese straordinario”
BAROLO, BIBLIOTECA ENOGASTRONOMICA, GIANNI GAGLIARDO, LANGHE, LIBRO, MADE IN ITALY, Italia
Il libro di Gianni Gagliardo esplora il legame tra vino e identità italiana

Un racconto corale che attraversa continenti per restituire l’immagine di un’Italia amata e rispettata all’estero, che invita a riflettere sul significato profondo del made in Italy, inteso non solo come sinonimo di qualità, ma anche come espressione di una cultura che intreccia tradizione, innovazione, estetica e sostenibilità: “Il fascino di un Paese straordinario” (Rubettino, 15 euro, 120 pagg.), è il quarto libro del vignaiolo Gianni Gagliardo - tra i maggiori produttori di Barolo, nonché scrittore e ambasciatore del nostro vino nel mondo - che esplora il legame tra il vino e l’identità culturale italiana.
Il libro, che si apre con una prefazione di Gianni Letta sul tema delle radici e si chiude con una riflessione di Luca Cordero di Montezemolo sulle prospettive e le sfide future per il sistema-Paese, non è un saggio accademico, né un diario personale: attraverso le sue pagine Gagliardo raccoglie storie esemplari di italiani all’estero, come lo chef stellato Umberto Bombana o i fratelli Di Gennaro, pionieri del cibo italiano in Germania. E non poteva mancare un capitolo interamente dedicato al vino nella storia d’Italia, dagli albori ai giorni nostri. Gianni Gagliardo, definito da Luciano Ferraro, vice direttore del Corriere della Sera, come “il vignaiolo che ha scritto più libri” in Italia, ha contribuito in modo significativo all’internazionalizzazione del nostro vino, soprattutto in Asia. Nel libro racconta la sua esperienza pionieristica nell’export di vino italiano in mercati come la Corea, Taiwan e Singapore già dagli anni Ottanta del Novecento, dove la concorrenza era dominata quasi esclusivamente da vini francesi, spagnoli e australiani.
“Il made in Italy non è uno slogan, un’astrazione, ma una splendida realtà, un “marchio di successo” che ha conquistato fama e reputazione a livello globale - ha sottolineato Gianni Letta nella prefazione del libro - in queste pagine, scritte da un imprenditore illuminato e un vignaiolo tenace come Gianni Gagliardo, c’è l’amore per la sua terra e il racconto del nostro Paese. Gianni Gagliardo è diventato un “apostolo” del made in Italy, un pioniere che da oltre quarant’anni viaggia in più di cinquanta Paesi del mondo per far conoscere una delle eccellenze italiane: il vino”.
Sul futuro del Belpaese riflette anche Luca Cordero di Montezemolo curando la postfazione del libro di Gagliardo:  “il made in Italy si basa su due pilastri principali: un sistema produttivo resiliente e le eccellenze individuali. Tuttavia c’è una debolezza che mina il successo di queste eccellenze: la mancanza di unione e di “fare sistema” tra gli italiani. Per far progredire il made in Italy è necessario che gli imprenditori e i cittadini si impegnino attivamente nella vita pubblica per affrontare le disfunzioni del Paese e promuovere il bene comune”.

Copyright © 2000/2025


Contatti: info@winenews.it
Seguici anche su Twitter: @WineNewsIt
Seguici anche su Facebook: @winenewsit


Questo articolo è tratto dall'archivio di WineNews - Tutti i diritti riservati - Copyright © 2000/2025

Altri articoli