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Quattro vini con tracce di pesticidi (molto sotto i valori medi) e 147 negativi a qualsiasi principio attivo: è il risultato delle analisi annuali di “VinNatur”, impegnata a eliminare la chimica in vigna e cantina nei produttori associati (151)

Quattro vini nei quali sono state trovate tracce di pesticidi, mentre 147 risultano invece negativi a qualsiasi principio attivo. Le quantità di sostanze chimiche rilevate nei quattro campioni sono molto al di sotto dei valori medi di un vino da viticoltura convenzionale e spesso si tratta di un solo principio attivo, in genere un fitosanitario, usato per 1 o 2 trattamenti al massimo. Ecco i risultati delle analisi chimiche 2015 dell’Associazione Viticoltori Naturali VinNatur, resi noti per la trasparenza, ed effettuate annualmente sui vini delle 151 aziende agricole associate, 106 italiane e 45 di altri Paesi europei. Analisi che sono condotte dal Laboratorio Enocentro (Bussolengo) certificato Accredia e accreditato al Ministero delle Politiche Agricole Alimentari (http://enocentro.it/certificazioni.php), e le cui bottiglie campione vengono raccolte da VinNatur a Villa Favorita, l’evento che riunisce le aziende a Sarego (Vicenza). In particolare, la ricerca avviene su 190 principi attivi di pesticidi che attualmente la legge consente di utilizzare in campo viticolo, dei quali vengono rilevate anche presenze minime. Inoltre, viene monitorata anche la presenza di anidride solforosa, per comprendere appieno il lavoro del vignaiolo anche in cantina.
“Negli ultimi anni c’è una costante riduzione del numero di produttori i cui vini risultano positivi ai pesticidi, nel 2014 erano 8, quest’anno sono solo 4 - spiega Angiolino Maule, fondatore e presidente VinNatur - e questa per noi rappresenta una soddisfazione. Un altro dato, che ci rende particolarmente orgogliosi, è quello dei 65 vini che recano solo tracce di solforosa (ovvero presenza inferiore a 10 mg/l). Non è facile percorrere questa via al momento della vinificazione e, dopo la difficile annata 2014, ne siamo tutti ancora più consapevoli. Questi numeri rappresentano delle conferme, perché dimostrano la bontà delle scelte fatte negli anni passati e ci confortano nella determinazione a procedere sulla strada intrapresa, quella della coerenza fra il dire e il fare, e della trasparenza verso chi beve i nostri vini. Essere soci VinNatur vuol dire accettare impegni e obblighi; significa rendere concreto il rispetto e la lealtà verso la terra che coltiviamo, verso noi stessi e i nostri clienti. Noi siamo agricoltori e più di altri abbiamo un ruolo importante e una responsabilità, scegliamo di accettarli, ogni giorno, con il nostro operato in vigna e in cantina”.
Secondo il Regolamento VinNatur, quando viene verificata la presenza anche di un solo pesticida in misura superiore a 0,020 mg/kg, viene inviato al produttore un avviso e si procede con controlli più approfonditi nell’anno. Qualora le analisi confermino la positività per tre anni consecutivi, si procede all’allontanamento di quel produttore, perché significa che l’impegno preso nei confronti dei colleghi, dell’associazione e dei consumatori, non viene più rispettato. Ciò non toglie che il rientro sia possibile, ma solo dopo due anni e dopo aver nuovamente sottoposto i vini ad analisi.
Consapevole che le analisi chimiche sono uno strumento fondamentale per i controlli ma possono rimanere dei margini di incertezza, VinNatur ha in programma di approfondire le indagini aggiungendo l’esame dell’apparato fogliare. Si tratta di un progetto ambizioso, soprattutto perché aumenteranno i costi già elevati delle analisi, ma l’associazione continua a ritenere che la trasparenza sia un obiettivo che vale tali spese. Nel frattempo è stato avviato il prelievo di campioni di foglie e grappoli nelle vigne di quei produttori sui quali le analisi hanno evidenziato dei dubbi; in questo modo è possibile verificare anche la presenza o meno dell’effetto deriva, che rimane di certo un problema per chiunque pratichi agricoltura senza ricorrere alla chimica.

Focus - L’identikit di VinNatur
L’Associazione VinNatur nasce nel 2006 dall’esigenza di unire piccoli produttori di vino naturale, italiani ed europei in un gruppo che permetta loro di far conoscere il proprio prodotto e allo stesso tempo di ampliare le proprie conoscenze specifiche in viticoltura ed enologia naturale. Negli anni sono nate collaborazioni con Università e Centri per la Sperimentazione che hanno dato vita a progetti di ricerca nei quali sono coinvolte direttamente le aziende associate.
Dalla nascita VinNatur ha incrementato di molto il numero dei produttori aderenti raggiungendo le attuali 151 aziende sulle 65 di partenza. Ogni viticoltore che chiede di entrare nell’Associazione accetta di sottoporre i propri vini ad un’analisi dei pesticidi residui. Si cercano tutti i pesticidi commercializzati in modo da poter garantire oggettivamente la genuinità dei vini.
Villa Favorita è l’evento che permette all’Associazione VinNatur di vivere e di ampliare nel tempo i propri traguardi.
Info: www.vinnatur.org

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