Questa volta è un addio: è nota e dichiarata ormai da tempo la “guerra” al “junk food” capitanata dalla First Lady Michelle Obama che si sta compiendo negli Stati Uniti e dal 2 luglio la proposta di bandire cioccolato, barrette piene di grassi, patatine fritte, e drink iperzuccherini nelle scuole americane fatta dai paladini della lotta all’obesità del Dipartimento dell’Agricoltura degli Usa diventerà realtà.
“I genitori e le scuole stanno lavorando sodo - spiega il segretario dell’Agricoltura statunitense Tom Vilsak - per dare ai giovani la possibilità di crescere sani e forti, servendo valide alternative salutari nelle caffetterie delle scuole. D’ora in poi i distributori automatici faranno da supporto a questo grande sforzo”. È dal 2010 che, per legge, il cibo preparato nelle mense scolastiche americane deve rispettare alcuni standard nutrizionali, in particolare sul contenuto in grassi, zuccheri e sale. Ora anche i contenuti degli alimenti serviti dalle macchinette verranno messi sotto controllo: frutta secca, cracker integrali e barrette di cereali prenderanno il posto di caramelle gommose e cioccolato. I sostenitori della salute, per disincentivare il consumo dei “junk food”, stanno usando lo stesso approccio adottato per la lotta contro il fumo: educare i bambini sin da piccoli, nella speranza che crescano più sani, e che magari insegnino le buone abitudini alimentari pure ai genitori. In particolare, gli esperti si sono detti soddisfatti del divieto di vendere anche molte bevande cosiddette “per sportivi”, che in realtà contengono moltissimi zuccheri, ma gli studenti scambiano erroneamente per salutari, solo perché associate alle figure di calciatori o tennisti.
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