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Louis Vuitton corteggia Castello Banfi ... A Montalcino la prestigiosa azienda del Brunello tratta da mesi con la holding “Lvmh”, proprietaria di brand come Dior e Fendi... Riflettori accesi su Montalcino e su una trattativa che sta facendo parlare il mondo del vino. E che, se si concretizzasse, potrebbe dare inizio a un nuovo importante capitolo nella storia del Brunello. Come riporta il sito specializzato WineNews, da mesi c’è una trattativa in corso tra il colosso del lusso Lvmh e Castello Banfi, azienda leader del territorio e un punto di riferimento, nella storia recente, per lo sviluppo di tutto il mercato del Brunello, specie negli Usa. Due grandi nomi conosciuti in tutto il mondo: da una parte Lvmh, già presente nell’universo del vino con marchi di assoluto prestigio come Moët & Chandon, Krug, Cheval Blanc, Dom Perignon. Ma con una grande importanza (anche) nella moda grazie a brand universali quali Louis Vuitton, Christian Dior e Fendi. Lvmh, si legge nel sito del gruppo, conta 75 maison, 53,7 miliardi di euro di ricavi nel 2019, 156.000 dipendenti. Banfi è un’azienda di livello internazionale con una estensione di 2.400 ettari di terreno, di cui 900 a vigneto (di questi 173 sono a Brunello) e una produzione che si allarga anche a prugne, miele ed olio. Senza dimenticare il suo Castello di assoluta bellezza e un relais considerato tra i migliori del mondo. La cantina, riporta sempre WineNews, ha sviluppato un fatturato di 68 milioni di euro nel 2018, e un utile (risultato netto) di 2,2 milioni di euro (dati Mediobanca), grazie a vini esportati in tutto il mondo e premiati dalla critica italiana ed internazionale. Nonostante le voci insistenti, ancora è presto per parlare di “fumata bianca” o “nera”. WineNews specifica che in una trattativa che va avanti da oltre otto mesi, non c’è nulla di definito e definitivo. Potrebbe risolversi con un’acquisizione di Castello Banfi da parte di Lvmh, nell’ingresso dei francesi nel capitale della cantina della famiglia Mariani, in un accordo di altro tipo o anche in un nulla di fatto. Scenari aperti dunque. Dopo l’acquisizione della Tenuta Greppo di Biondi Santi, la culla del Brunello, da parte del gruppo Epi della famiglia Descours, se la trattativa per Castello Banfi andasse in porto, la Francia si aggiudicherebbe un altro pezzo di storia di Montalcino. Vedremo, di certo c’è che il Brunello continua ad affascinare e ad essere ambito anche da grandi realtà internazionali. E il suo territorio a mantenersi al top nel mondo.

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