La “Dop Economy” italiana si conferma driver fondamentale dei distretti agroalimentari del Belpaese. Lo certifica il Rapporto Ismea-Qualivita n. 17 sui dati produttivi 2018, che registra un’ulteriore crescita per il settore wine & food delle Dop e delle Igp, con un valore alla produzione delle oltre 800 Indicazioni Geografiche che, per la prima volta, supera i 16,2 miliardi di euro (+6% in un anno), grazie soprattutto alla performance del comparto vino (+7,9%) e dell’agroalimentare (+3,8%). Bene anche l’export che scavalca la soglia dei 9 miliardi di euro (+2,5%), grazie al lavoro di oltre 180.000 operatori e l’impegno dei 285 Consorzi di Tutela riconosciuti. Anche qui il contributo maggiore arriva dal comparto dei vini con un valore di oltre 5,4 miliardi mentre più stabile è il valore delle Dop e Igp agroalimentari che si attesta sui 3,6 miliardi per un +1,2% annuo.
Il Rapporto Ismea-Qualivita sottolinea poi la grande crescita del valore alla produzione dei vini Ig sfusi (3,5 miliardi di euro e +9,1% su base annua), con l’imbottigliato che raggiunge 8,9 miliardi di euro (+7,9%). La produzione complessiva resta sotto la soglia dei 25 milioni di ettolitri con tendenze opposte tra le Dop che superano i 16 milioni di ettolitri (+7,4%) e le Igp ferme a 8,3 milioni di ettolitri (-10,3%). La tra#sformazione di alcune Igp e l’introduzione di nuove Dop hanno contribuito ad affermare quest’ultime nell’assetto geografico e quantitativo nazionale. Ancora bene l’export che nel 2018 rag#giunge 5,4 miliardi di euro (+3,5%) su un totale di 6,2 miliardi del vino italiano nel suo complesso: i vini Dop e Igp rappresentano il 74% del totale export vinicolo italiano in volume e l’87% in valore.
Nuovo record poi per l’agroalimentare italiano Dop, Igp e Stg, che, nel 2018, raggiunge i 7,26 miliardi di euro di valore alla produzione e cresce del +3,8% rispetto al già positivo 2017, con un trend del +43% dal 2008. Il valore al consumo pari a 14,4 miliardi di euro conferma il risultato dell’anno precedente, mentre continua la crescita sul fronte export che per il comparto Food Ig raggiunge i 3,6 miliardi di euro per un +1,2% su base annua con le esportazioni agroalimentari Dop e Igp che dal 2008 hanno registrato ogni anno una crescita in valore (+218% in totale). Un terzo delle esportazioni in valore è verso Paesi Extra Ue (33%), mentre i mercati principali si confermano Germania (20%), USA (18%) e Francia (15%).
L’analisi degli impatti economici territoriali, elaborata nel Rapporto Ismea-Qualivita, mostra, infine, come tutte le Province in Italia hanno una ricaduta economica dovuta alle filiere IG agroali#mentari e/o vitivinicole, un sistema che caratterizza tutto il Paese anche se la concentrazione del valore è forte in alcune realtà: le prime quattro regioni per impatto economico (Veneto, Emilia Romagna, Lombardia, Piemonte e Toscana) concentrano il 65% del valore produttivo IG e le prime cinque Province (Treviso, Parma, Verona, Modena e Cuneo) superano la metà del valore complessivo generato a livello nazionale dalle filiere wine & food Dop e Igp.
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