Il suo amore per il Belpaese, in particolare per la nostra arte, il vino, l’olio, il cibo, la cultura e l’accoglienza, va avanti appassionatamente ormai da decenni, e ad aprile porterà di nuovo Re Carlo III in Italia: la visita ufficiale (la n. 18 nel nostro Paese) è stata annunciata da Buckingham Palace. Accompagnato dalla consorte Regina Camilla, l’agenda del sovrano prevede al momento un incontro con Papa Francesco in Vaticano, per il Giubileo, oltre che con personalità dello Stato, e poi una tappa a Ravenna. Proprio questa sera, nella Tenuta di Highgrove, si terrà una cena in onore delle relazioni tra Italia e Regno Unito: special guest l’attore italo-americano Stanley Tucci. E, anche se ancora non ci sono conferme ufficiali, è probabile che Re Carlo - ecologista ante litteram, imprenditore agricolo, paladino dell’ambiente, fine gourmet, grande appassionato di cibo e vino italiano (oltre che sostenitore storico di Slow Food, amico di Carlo Petrini e sommelier ad honorem, con la Fondazione Italiana Sommelier di Franco Ricci) - si fermerà anche in Toscana, alla quale è profondamente legato non solo per la profonda connessione che da sempre unisce gli inglesi alla regione (dal Grand Tour al Chiantishire), ma anche per la grande amicizia con i fiorentini Frescobaldi e con altre grandi famiglie del vino italiano.
Secondo l’emittente nazionale inglese Bbc, questa sera la Tenuta di Highgrove, in Gloucestershire, per l’annuncio della visita ufficiale nel nostro Paese, ospiterà una cena formale a cui parteciperà l’Ambasciatore Italiano nel Regno Unito, Inigo Lambertini, con special guest Stanley Tucci, famoso attore americano di origine italiana. Tucci, che terrà un discorso, è famoso in Gran Bretagna per aver presentato “Searching for Italy”, programma della stessa Bbc che celebra il cibo e la cultura italiana. A cucinare sarà lo chef Francesco Mazzei, che utilizzerà ingredienti locali per cucinare un menu italiano e di stagione. Il mixologist Alessandro Palazzi sarà a disposizione per preparare drink utilizzando sapori ed erbe italiane coltivate a Highgrove.
Re Carlo III è da sempre attento ai temi dell’agricoltura. Non solo come produttore di alimenti biologici, allevatore e produttore di vini nella sua tenuta di Highgrove, nel Gloucestershire, in cui produce una linea di prodotti, la Duchy Organic - tra frutta, salumi, uova e marmellate - che vengono venduti nei supermercati Waitrose in tutta la Gran Bretagna. Ma Carlo è anche un sostenitore degli agricoltori inglesi, per esempio con il “The Prince’s Countryside Fund”, lanciato nel 2010, in veste di Principe del Galles, per supportare le famiglie agricole del Regno Unito. Re Carlo, da tempo, è anche amante dell’Italia e del suo patrimonio vinicolo, agricolo e gastronomico, come raccontano tante cose che WineNews, negli anni, ha riportato. A partire dall’amicizia storica della famiglia Windsor con la famiglia Frescobaldi, che, da settecento anni, ha rapporti con la Corona inglese, della quale, per il vino e per l’olio, è fornitrice storica, anche grazie alla personale frequentazione di Bona e Vittorio Frescobaldi con la Real casa, tra i pochissimi italiani tra gli invitati al matrimonio di William, figlio di Carlo, con Kate Middleton, ai quali donarono il Brunello di Montalcino Riserva di Castelgiocondo, senza dimenticare la visita, nel 1986, di Carlo in Toscana.
Un legame, quello di Carlo III con il vino italiano, già sbocciato negli anni Ottanta del Novecento, e rinsaldato anche nel 2017, quando in veste di Principe di Galles, insieme a Camilla Parker Bowles, duchessa di Cornovaglia e già presidente della United Kingdom Vineyards Association, a Firenze, a Villa Michelangelo, incontrò personalmente tanti protagonisti del vino italiano, da Jacopo Biondi Santi, all’epoca alla guida della Tenuta Greppo Biondi Santi a Montalcino e della sua tenuta a Scansano in Maremma Toscana Castello di Montepò, a Giovanni Manetti (Fontodi), nel Chianti Classico, dalla famiglia Antinori a Vittorio Moretti, patron del gruppo Moretti (che comprende Bellavista, Contadi Castaldi, in Franciacorta, Sella & Mosca in Sardegna e Teruzzi, a San Gimignano), oltre, ovviamente, alla famiglia Frescobaldi, nell’incontro organizzato da Franco Ricci, patron della Fondazione Italiana Sommelier (Fis), che, in quell’occasione, consegnò a Carlo e Camilla il diploma di Sommelier d’Onore.
Un sovrano amico del vino italiano, dunque, ma dell’Italia tutta, anche sul fronte enogastronomico e agricolo. Che ha conosciuto anche grazie al lavoro impagabile di Carlin Petrini, fondatore di Slow Food, che sapendo delle sensibilità di Carlo sui temi dell’agricoltura lo invitò al Salone del Gusto, nel 2004, con Carlo d’Inghilterra che, insieme a Petrini, visitò anche la Banca del Vino, si innamorò del progetto Slow Food, e se ne fece entusiasta promotore in Inghilterra. Nacque così un’amicizia con Petrini, che Carlo, tra le altre occasione, rincontrò ancora a Firenze nel 2017, ai Magazzini del Sale del compianto Fabio Picchi, dove Petrini raccontò a Carlo il valore dei prodotti artigiani dei territori colpiti dal terremoto.
E non mancano curiosità, come quando, nel 2009, l’allora principe Carlo affidò allo chef stellato e salumiere Massimo Spigaroli, dell’Antica Corte Pallavicina, i suoi maiali di antiche razze inglesi, per capirne le potenzialità. Amante del vino italiano, attento alle tematiche ambientali, e all’agricoltura di tradizione così come a quella innovativa, Carlo III, che, nel maggio 2022, ha aperto alla genetica green annunciando che “il Genetic Technology (Precision Breeding) Bill svilupperà il potenziale delle nuove tecnologie per promuovere un’agricoltura ed una produzione alimentare efficiente e sostenibile”.
Noto per il suo grande amore per l’arte e la storia, durante il prossimo viaggio in Italia Re Carlo non mancherà certamente di visitare le meraviglie di Roma, oltre che i tesori di Ravenna, città riconosciuta dall’Unesco per l’arte e i mosaici di Galla Placidia, e celebre per la tomba di Dante. Proprio nella città romagnola soggiornò il famoso poeta inglese Lord Byron, a cui è stato dedicato un museo a Palazzo Guiccioli. La visita è la quarta all’estero per il sovrano britannico dopo la diagnosi di cancro dell’anno scorso e il primo viaggio in Italia - dopo i molti compiuti in passato come principe di Galles - nel ruolo di capo dello Stato e successore sul trono di sua madre, Elisabetta II. Carlo e Camilla festeggeranno in Italia anche i vent’anni dalle nozze, celebrate nel 2005. E chissà che qualche produttore di vino non li omaggi di una bottiglia creata ad hoc per la ricorrenza.
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