Tra i prodotti più amati dell’autunno, le castagne tornano protagoniste sulle tavole italiane, con oltre 55 milioni di chili raccolti, secondo le stime Coldiretti, che ha stilato un primo bilancio sulla raccolta di quello che la tradizione contadina chiamava anche come l’“albero del pane”, e che conta 43.000 ettari coltivati lungo tutto lo Stivale. L’andamento è, però, disomogeneo: la Campania, regione leader con il 50% della produzione nazionale, registra un lieve calo, mentre la Puglia scende del 20% per l’attacco del cinipide, un insetto parassita che attacca i castagni formando galle sui rami e sulle foglie; crescono, invece, Piemonte e Toscana con frutti di qualità superiore, e impressioni positive anche in Emilia Romagna.
Fronte prezzi, però, quelli pagati ai produttori si aggirano sui 2 euro al kg, con un calo medio del 10% sul 2024, per l’effetto combinato delle temperature elevate che non favoriscono i consumi e della riduzione degli ordini dagli Stati Uniti, uno dei principali destinatari delle castagne fresche. Sui banchi di vendita le quotazioni vanno dai 4 ai 7 euro, arrivando fino a 10 euro per i marroni, anche se il prezzo varia in base alla pezzatura.
La castanicoltura resta una risorsa chiave per l’economia agricola delle aree interne italiane. I castagneti non sono solo una fonte di reddito, ma svolgono un ruolo cruciale nella tutela ambientale e idrogeologica, contribuendo a prevenire il dissesto e contrastare l’abbandono dei terreni montani, spiega Coldiretti. Ed a conferma del valore culturale e gastronomico, l’Italia vanta 16 prodotti a denominazione legati al castagno e riconosciuti a livello europeo, simbolo di biodiversità e qualità: Marrone di San Zeno Dop (Veneto), Marrone di Caprese Michelangelo Dop (Toscana), Farina di Neccio della Garfagnana Dop (Toscana), Farina di Castagne della Lunigiana Dop (Toscana), Castagna di Vallerano Dop (Lazio), Castagna di Montella Igp (Campania), Marrone di Roccadaspide Igp (Campania), Marrone di Serino/Castagna di Serino Igp (Campania), Marrone di Castel del Rio Igp (Emilia Romagna), Marrone di Combai Igp (Veneto), Marrone del Monfenera Igp (Veneto), Castagna Cuneo Igp (Piemonte), Marrone della Valle di Susa Igp (Piemonte), Castagna del Monte Amiata Igp (Toscana), Marrone del Mugello Igp (Toscana) e Castagna di Roccamonfina Igp (Campania, in fase di riconoscimento).
Per essere sicuri dell’origine italiana, Coldiretti consiglia di controllare sempre l’etichetta, evitando di acquistare inconsapevolmente castagne provenienti da Turchia, Grecia, Portogallo e Spagna. Nel 2024 le importazioni hanno superato gli 11 milioni di chili, spesso commercializzati come prodotto nazionale, con un impatto significativo sui prezzi riconosciuti ai produttori. I mercati degli agricoltori di Campagna Amica e le sagre locali restano le occasioni migliori per acquistare castagne italiane di qualità; chi lo desidera può rivolgersi direttamente alle aziende agricole o partecipare alla raccolta nei boschi per vivere la tradizione. Ancora più critica la situazione dei prodotti trasformati, che non sono soggetti all’obbligo di indicare la provenienza: per la farina di castagne, in assenza di un codice doganale specifico, è impossibile conoscere con certezza il volume degli arrivi dall’estero.
La raccolta, che avviene per oltre il 60% manualmente, è oggi ostacolata dalla carenza di manodopera nelle zone montane, rendendo urgente l’adozione di soluzioni innovative. Tra le strategie indicate, l’introduzione di tecnologie avanzate per la raccolta riduce la dipendenza dalla manodopera stagionale, mentre l’apertura a nuovi mercati può diversificare le fonti di reddito. Fondamentale anche l’implementazione di sistemi di conservazione più efficaci, in grado di garantire competitività soprattutto verso la grande distribuzione e i mercati esteri.
Infine, conclude Coldiretti, le castagne si confermano anche come un vero superfood, grazie alle proprietà salutistiche riconosciute dalle ultime ricerche: ricche di fibre, sali minerali e potassio, ideali per lo sport, contengono amido resistente che favorisce il microbiota intestinale, polisaccaridi utili alla fertilità maschile e polifenoli antiossidanti. Gluten free e sicure per i bambini, rappresentano, insomma, un alimento versatile e salutare.
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