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Regolare i consumi non vuole dire non sedersi più a tavola, ma, anzi, intensificare gli scambi nelle cucine del mondo. C’è “La Forza della Libertà” al centro di “Identità Golose 2016” (6-8 marzo) con le api nel piatto-manifesto di Cristina Bowerman

Non Solo Vino
Il piatto e manifesto che Cristina Bowermann, una delle più celebri chef italiane, ispirandosi alle sue radici italoamericane, ha ideato per Identità Golose 2016

“La progressiva sparizione delle api dai nostri ecosistemi è un tema che mi sta a cuore da tempo. Per “To bee or not to bee” mi sono ispirata alla menudo, una zuppa della tradizione popolare messicana a base di trippa, lime e coriandolo fresco”. Ecco il piatto-manifesto che Cristina Bowermann, una delle più celebri chef italiane, ispirandosi alle sue radici italo-americane, ha ideato per “Identità Golose 2016”. È la prima chef donna a firmarlo, e per farlo, ha scelto di dedicarlo ad una delle tematiche più sensibili che legano il mondo del cibo, “attraverso le sentinelle ambientali” per eccellenza (la ricetta rappresenta un alveare), ai pericoli che corre il nostro Pianeta, tra sfruttamento di risorse, spreco e consumi incontrollati. Perché è a questi temi, come aveva detto a WineNews l’ideatore Paolo Marchi all’Expo 2015 di Milano, che è dedicata la prossima edizione delle “Identità” (al MiCo a Milano, 6-8 marzo), riassunti nell’emblematico leitmotiv “La Forza della Libertà”.
Dopo l’Expo, spiega Paolo Marchi, “che ha messo in grande evidenza come si può nutrire la popolazione del mondo anche attraverso la lotta allo spreco e al consumo dissennato delle risorse del Pianeta, vogliamo portare al centro dell’attenzione dell’opinione pubblica - e di chi ci amministra e governa - la voglia di conoscenza e curiosità che animava ogni visitatore dell’Expo, aprendo una riflessione a 360° sul valore della libera creatività e della libera convivialità. “La Forza della Libertà” va oltre gli imperativi più evidenti legati ai consumi: regolare i consumi, non vuole dire non sedersi più a tavola, ma anzi intensificare gli scambi culturali e tecnici che avvengono nelle cucine e nelle sale ristorante di tutto il mondo. Questo vogliamo ricordare e ribadire. L’uomo è un animale onnivoro e la cucina è sempre stata vita, cultura, libertà di scambiarsi prodotti, cercare nuovi sapori, contaminarsi attraverso il meglio di civiltà e alimentazioni diverse. Va difesa la curiosità, la gioia davanti a una novità, il sogno di chi intende innovare, di chi si apre al nuovo e si sottopone al giudizio del pubblico nella speranza che risulti gradito. Guai ritrovarci schiavi di pregiudizi, ottusità, schemi, tutti fattori che mortificano il genio creativo di un cuoco (e non solo il suo) e imbrigliano i gusti e i desideri dei clienti”.
Dopo “Una sana intelligenza”, “La Forza della Libertà” sarà dunque il tema dell’edizione n. 12 di “Identità Golose Milano”, con i grandi chef italiani e stranieri racconteranno la loro libertà di espressione in cucina, da Davide Scabin ad Enrico Crippa, da Massimiliano Alajmo a Ricard Camarena, passando per Carlos Garcia, Massimo Bottura, Carlo Cracco, l’omaggio a Annie Féolde e Giorgio Pinchiorri, Matthew Kenney, Matt Orlando e Niko Romito.
Info:
www.identitagolose.it

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