RICHARD GINORI, MARCHIO STORICO IN ITALIA PER LA MISE EN PLACE, DOPO LA RESPINTA DELLA RICHIESTA DI CONCORDATO PREVENTIVO PRESENTATA DAL COLLEGIO LIQUIDATORI, È DESTINATA AL FALLIMENTO. 2 I COMPRATORI ALLA PORTA: LA CORDATA LENOX-APULUM E SAMBONET

Richard Ginori, marchio storico in Italia e nel mondo per la mise en place, dopo che ieri il Tribunale di Firenze ha respinto la richiesta di concordato preventivo presentata dal collegio, sembra destinata al fallimento. Ci si chiede ora quale sarà il futuro della società. Lo scorso novembre, il collegio liquidatori aveva dato il nulla osta all’offerta di 13 milioni presentata dall’americana Lenox e da Apulum, azienda rumena controllata dalla italiana Rodytime. Lenox avrebbe via libera di acquisire il marchio e tutta la parte commerciale, mentre la fabbrica sarebbe stata girata alla Apulum, con un contratto di fornitura per i prodotti a marchio Ginori. Sul fronte addetti era stata garantita la riassunzione di 280 persone su 319. Con il fallimento però torna anche in gioco l’italiana Sambonet, altro pretendente di Richard Ginori. “Attendiamo di parlare con il curatore fallimentare - dice il titolare Pierluigi Coppo - per manifestare la nostra disponibilità a riconsiderare l’acquisizione di Richard Ginori”. L’offerta di Sambonet, alla quale era stata preferita la cordata Lenox-Apulum prevedeva la riassunzione di circa 150 dipendenti, il mantenimento dello stabilimento produttivo a Sesto Fiorentino (con produzione di piatti bianchi nello stabilimento Rosenthal di Selb ), investimenti intorno ai 4 milioni di euro volti a migliorare l’efficienza e la disponibilità all’acquisizione degli immobili per garantire la continuità aziendale.