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“RIDURRE LO SPRECO ALIMENTARE: UNA RICETTA PER SALVARE IL PIANETA”: SE NE PARLA L’11 OTTOBRE ALLA BOCCONI DI MILANO, CON IMPRESE, UNIVERSITÀ ED ISTITUZIONI. CON LA PRESENTAZIONE DEL RAPPORTO N. 1 DEL WWF SULL’IMPATTO AMBIENTALE DELLO SPRECO IN ITALIA

Lo spreco alimentare, in un pianeta che vede ancora il 12% della popolazione soffrire la fame, non è più accettabile. Senza contare l’impatto che rifiuti e comportamenti sbagliati hanno sull’ambiente. Sarà questo il tema dell’incontro “Ridurre lo spreco alimentare: una ricetta per salvare il pianeta”, di scena alla Bocconi di Milano l’11 ottobre, che vedrà esperti italiani e internazionali, università, istituzioni, imprese a confronto su uno dei temi di maggiore interesse del momento.
Nata sotto l’egida della campagna globale “Think.Eat.Save” della Unep/Fao (United nations environment programme), e con il patrocinio di Expo 2015 “Nutrire il Pianeta. Energia per la vita”. In vista della Giornata Mondiale dell’Alimentazione, indetta dall’Onu per il 16 ottobre, verranno presentati anche “Quanta natura sprechiamo?” il primo rapporto Wwf sull’impatto ambientale dello spreco in Italia, la nuova indagine Eurisko sulle abitudini degli italiani in termini di spreco alimentare, e si farà il punto sulle iniziative anti-spreco avviate insieme a importanti aziende italiane con cui tutti i consumatori avranno prima o poi a che fare.
Interverranno, tra gli altri, Michele Candotti per l’Unep, Dante Caserta e Eva Alessi per il Wwf, Paolo Anselmi per Eurisko, Andrea Segrè per Last Minute Market, Giuseppe Soda e Massimiliano Bruni per la Bocconi, Simona Castaldi per la II Università di Napoli, Andrea Vannini per l’Università della Tuscia, e i rappresentanti di Federdistribuzione, Autogrill, Sma, Auchan, Ikea per il mondo delle imprese. Sono stati invitati Nunzia De Girolamo, Ministro delle Politiche Agricole, e Andrea Orlando, Ministro dell’Ambiente.

Focus - Il programma “One planet Food” del Wwf
Con il programma “One planet Food” il Wwf opera con i vari attori della catena agroalimentare per ridurne gli effetti su specie e habitat, sulle emissioni di gas serra, sulle risorse naturali, sulle foreste e sul degrado del suolo nonché sulle società, per contribuire incisivamente alla creazione di un sistema alimentare più sostenibile. La strategia per vincere la crisi ecologica che stiamo vivendo passa anche per la riduzione degli sprechi nella filiera alimentare. Sprechi che, oltre alle implicazioni etiche, sociali ed economiche, hanno anche un fortissimo impatto ambientale, alla luce dell’enorme quantitativo di risorse naturali, gas serra, suolo, energia e fertilizzanti che viene inutilmente utilizzato per cibo prodotto ma mai consumato.
Info: www.oneplanetfood.info

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