Dopo il Pistacchio di Bronte, la Mandorla di Noto, il Casizolu, le pesche di Leonforte, la Robiola di Roccaverano, il Puzzone di Moena, Coop Italia e Slow Food ancora insieme nella battaglia in difesa dei cibi tradizionali e delle biodiversità agroalimentari. E questa volta non su prodotti italiani, ma su quelli a rischio di estinzione nel mondo: l’importante collaborazione, sui cosiddetti “presidi internazionali” - dal riso basmati, coltivato da secoli in India, alle varietà autoctone di mais in Chiapas al salmone selvatico affumicato irlandese - è una battaglia culturale a sostegno del patrimonio agroalimentare mondiale, per la valorizzazione delle produzioni tipiche e delle realtà ambientali, economiche e sociali in difficoltà e per l’affermazione di metodi di coltura naturali e privi di modificazioni genetiche.
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