RITARDI NELL’ATTUAZIONE DEI PSR. L’ALLARME DI ZAIA: “COSÌ SI PERDE IL DIRITTO AI FINANZIAMENTI EUROPEI”. PESA LA LENTEZZA DELLE REGIONI MERIDIONALI NEGLI INVESTIMENTI

Troppo forti i ritardi di spesa negli interventi di investimento da parte di molte Regioni, in testa Puglia, Campania e Calabria, dei fondi comunitari destinati ai Programmi di Sviluppo Rurale. Restano 1.338 milioni di euro complessivi da impiegare entro il 31 dicembre 2010 in interventi nel settore agricolo regionale, pena il disimpegno automatico dei fondi assegnati dall’Unione europea al nostro Paese attraverso il Feasr (Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale). È l’allarme lanciato dal Ministro alle Politiche agricole Luca Zaia, che invoca un’accelerazione da parte delle Regioni negli investimenti e nelle riforme strutturali dei rispettivi settori primari.

I dati impietosi emergono dal bilancio effettuato a metà del periodo interessato dal Psr (2007 - 2013): al 2009 era stato impiegato solo un misero 19% della dotazione complessiva di 17.843 milioni, dei quali 8.985 assegnati dall’Unione Europea, 7.226 milioni di euro dallo Stato e 1.632 milioni dalle Regioni. Il Sud - come anticipato - evidenzia pesanti ritardi, con percentuali di avanzamento nel programma di appena il 15% e con l’aggravante di una dotazione finanziaria assegnata di notevole entità e superiore alla consistenza dei programmi appartenenti all’area competitività. Si aggiunga che la quantità di impegni assunta dalle Regioni meridionali appare del tutto inadeguata, inadatta a garantire entro la fine dell’anno il livello di attuazione necessario ad evitare il disimpegno automatico. Seppur non ideale, risulta assai migliore la situazione al Nord, con Regioni quali Veneto, Lombardia e Friuli Venezia Giulia in grado di garantire sufficienti pagamenti entro la fine del 2010.

L’attuazione di misure con pacchetti integrati già messi a punto in questi primi anni di programmazione permetterà loro di produrre, in un breve arco di tempo, una quantità di spesa ampiamente sufficiente.