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“ROMA, CAPITALE DELL’AGRICOLTURA”: DOPO 80 ANNI DI STORIA, ANCHE IL FUTURO PASSA PER IL SETTORE PRIMARIO. LO DICE CONFAGRICOLTURA

“Si è abituati a pensare a Roma come la capitale istituzionale e amministrativa del Paese. Con un’economia trainata essenzialmente dai servizi. Ma non va trascurato che Roma è tra le prime 10-15 province italiane per valore aggiunto agricolo e per estensione della superficie agricola complessiva; sono ben poche quelle che possono vantare più di 200.000 ettari di superficie agricola”. Lo ha sottolineato il presidente di Confagricoltura Roma Massimiliano Giansanti, nella tavola rotonda su “Roma capitale dell’agricoltura”, promossa alla “Città del Gusto”, per le iniziative per gli “80 Anni” dell’organizzazione.

“E’ fondamentale - aggiunge Giansanti - il turismo per l’Urbe e la provincia ma non va sottovalutato il ruolo ed il peso dell’agricoltura. A Roma e provincia, ci sono più aziende agricole e agroalimentari che alberghi e ristoranti”.

E dai dati forniti da Confagricoltura Roma emerge come tra le aziende iscritte alla Camera di Commercio, quelle che operano in agricoltura a Roma e provincia sono circa 15.000, a cui si aggiungono altre 5.000 dell’agroalimentare. In totale 20.000 aziende del comparto agricolo ed agroalimentare, un numero superiore a quello delle aziende della ristorazione e del comparto alberghiero, iscritte all’ente camerale, che sono poco più di 18.000.

L’agricoltura romana è tra le prime d’Italia per estensione e per valore della produzione. Produzione che peraltro spazia dalle ortofrutticole alle grandi colture estensive, alla zootecnia (per la produzione di carne, latte, formaggi tra cui il pecorino e la ricotta romana che sono formaggi Dop) sino al vino ed alle produzioni florovivaistiche di pregio.

“Roma - commenta Massimiliano Giansanti - è una città dal cuore agricolo ed un mercato chiave dell’alimentare. Puntiamo a rilanciare il ruolo di centralità dell’agricoltura sul territorio e nell’economia e miriamo a conquistare i mercati locali”.

“Confagricoltura Roma - dice il suo presidente - cerca intese importanti con le industrie agroalimentari e con la distribuzione che puntano a creare sviluppo e crescita occupazionale. La Roma agricola che parla alla Roma industriale ed alla Roma dei consumi”.

L’Urbe - sottolinea Confagricoltura - è un’area chiave dei consumi alimentari italiani. Se le famiglie italiane spendono annualmente 150 miliardi di euro l’anno per beni alimentari, di tale spesa il 7% (poco più di 10 miliardi di euro) sono concentrati nella sola provincia romana. E a Roma si spende un terzo delle risorse destinate ai consumi alimentari dell’Italia centrale.

“Giudico importante quanto si sta facendo in loco - rimarca il presidente della Confagricoltura, Federico Vecchioni - Nella logica confederale del “sindacato di progetto”, sono state individuate da Confagricoltura Roma alcune iniziative concrete per lo sviluppo delle imprese agricole. Iniziative che avranno ricadute notevoli sul tessuto imprenditoriale ed occupazionale: dalle fonti energetiche rinnovabili, alle “filiere leggere”, alle produzioni specifiche di qualità. Tutto per giungere ad un miglioramento dei rapporti di filiera, con mutuo vantaggio per gli operatori, ma anche per il consumatore finale”.

“Occorre puntare sull’agricoltura della provincia di Roma perché - rimarca Federico Vecchioni - si tratta di una realtà leader del settore primario nazionale come produzioni ma anche come consumi; e non va dimenticato che a Roma si coniuga produzione e gestione del verde, avvicinando la campagna alla città. Dopo 80 anni che sono già storia, anche il futuro di Roma passa per l’agricoltura”.

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