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LA CURIOSITÀ

Ruffino punta sul “Winemaking Council”, un “dream team” di enologi e agronomi di respiro mondiale

“L’obiettivo di elevare sempre più la qualità dei vini Ruffino e la loro distintività stilistica”, spiega l'azienda Constellation Brands
RUFFINO, vino, WINEMAKING COUNCIL, Italia
I vigneti di Ruffino, nel Chianti Classico, dove l’azienda è nata

Dal “vino dell’enologo” al vino del “Winemaking Council” il passo è breve, e lungimirante, perchè la differenza di vedute e di esperienze, quando si riesce a fare sintesi, porta innovazione e miglioramento, anche nel vino. È la strada intrapresa da Ruffino, una delle più importanti realtà del vino italiano, di proprietà del colosso Constellation Brands, che, all’organismo creato a giugno 2023, e inizialmente composto dall’enologo Alberto Antonini, italiano tra i più affermati al mondo, e dall’agronomo Stefano Poni, oltre che da due membri interni di Ruffino, l’enologo Gabriele Tacconi e l’agronomo Maurizio Bogoni, “a seguito del grande successo di questa operazione e dei primi entusiasmanti risultati”, che ora viene rafforzare e completato ulteriormente, con l’allargamento a due nuovi membri esterni, gli enologi Stephanie Edge, dall’Australia, e Larry Stone, dagli Usa. “Il Winemaking Council è nato con l’obiettivo di elevare sempre più la qualità dei vini Ruffino e la loro distintività stilistica all’interno del prestigioso portfolio di vini e tenute della casa vinicola fiorentina e, in pochi mesi, ha assunto un ruolo sempre più centrale nella ideazione, nello sviluppo strategico e nella produzione enologica aziendale, spiega una nota di Ruffino.
Guardando ai due nuovi ingressi, l’enologa australiana Stephanie Edge vanta una grande esperienza enologica maturata in prestigiose cantine in California, Europa, Argentina e Australia fino a diventare Winemaking Vice President del gruppo Constellation Brands, l’azienda proprietaria di Ruffino. Larry Stone, americano, uno dei primi Master Sommelier americani, è il fondatore della celebre cantina dell’Oregon, Lingua Franca, e vanta una quasi quarantennale esperienza come critico, assaggiatore e sommelier. Stephanie Edge e Larry Stone affiancheranno gli altri due membri esterni, il celebre enologo toscano Alberto Antonini e l’agronomo, accademico ed esperto in sostenibilità e viticoltura di precisione Stefano Poni.
“Si è così costituito un vero e proprio dream-team di respiro internazionale, con competenze ampissime e diversificate in tutta la filiera di produzione, dalla vigna alla cantina, dei grandi vini di Ruffino e che garantirà una ulteriore crescita qualitativa”. Il comitato, spiega ancora Ruffino, si completa anche con l’ingresso dei tre responsabili enologici delle tre macro-aree di produzione dei vini di Ruffino, Alberto Stella, per le tenute del Chianti Classico e di Montalcino, Olga Fusari per le tenute dei Supertuscan e la Doc Bolgheri, e Rita Orrù per il Chianti, l’Orvieto e la linea Aqua di Venus.
“Alberto Stella, che entrerà in azienda ad aprile, sarà il nuovo responsabile dei vini a Docg Chianti Classico delle Tenute Ruffino di Gretole e Santedame a Castellina in Chianti e della Tenuta Greppone Mazzi a Montalcino. A lui sarà demandata la responsabilità dei nostri vini iconici Riserva Ducale Oro, Romitorio di Santedame e Greppone Mazzi. Alberto Stella ha maturato una grande esperienza in contesti agronomici e di cantina molto eterogenei e qualificanti, dalla Sicilia, al Canada, alla Nuova Zelanda, al South Australia e alla Valpolicella. Più recentemente ha lavorato cinque anni in una prestigiosa cantina del Chianti Classico. La responsabile enologa dei vini Supertuscan e della Doc Bolgheri è Olga Fusari. Olga Fusari è arrivata da meno di un anno in azienda e, forte della sua grande esperienza passata presso la Tenuta dell’Ornellaia, in poco tempo ha lasciato un forte impatto sui vini ed ora avrà la piena responsabilità dei fine wine della Tenuta Poggio Casciano (Modus Primo e Alauda Igt Toscana) e dei vini di Bolgheri. Infine, l’enologa Rita Orrù, con una lunga esperienza in azienda maturata coi vini “storici” di Ruffino, si occuperà specificamente del Chianti, il primo vino di Ruffino, di Orvieto e della linea di prodotti Acqua di Venus a dimostrazione di come l’ambizione di elevare la qualità dei vini sia trasferita su tutta la produzione. L’enologo Gabriele Tacconi, inoltre, da quasi trent’anni in Ruffino, fra gli autori più continui della magnifica storia di Riserva Ducale e Riserva Ducale Oro, assumerà, sempre nel “Winemaking Council”, il ruolo di Global Brand Ambassador, deputato a raccontare, nei principali mercati internazionali, i vini Ruffino.
Tutti grandi professionisti per continuare il viaggio di trasformazione ed evoluzione dei propri vini che Ruffino ha recentemente intrapreso”, spiega Ruffino, realtà fondata a Pontassieve, nel cuore della Toscana, nel 1877, dai cugini Ilario e Leopoldo Ruffino, che sognavano di portare il “vino ideale” in tutte le tavole del mondo, e oggi realtà di respiro mondiale, non solo nel mercato, ma anche nell’approccio alla produzione di vino.

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