Per ora sono solo indiscrezioni di stampa, ma il possibile abbandono del progetto “Nutriscore” a livello Ue già viene salutato come una vittoria tutta italiana. “Se quanto riportato da alcuni organi di stampa sarà confermato, si tratterà di una vittoria importante per l’Italia, una vittoria del Governo Meloni che da sempre si è battuto per le nostre eccellenze contro le indicazioni ingannevoli del Nutriscore”, ha detto a “Il Sole 24 Ore” il Ministro dell’Agricoltura, Francesco Lollobrigida, commentando le indiscrezioni di stampa da Bruxelles secondo le quali la Commissione Ue si accingerebbe a definire un sistema di etichettatura degli alimenti diverso dal Nutriscore. “Sin dal nostro insediamento sosteniamo che un sistema di etichettatura non può penalizzare i prodotti di qualità con valutazioni fuorvianti e condizionare il mercato, ma informare. La Commissione Europea sembra finalmente riconoscere le nostre ragioni: continueremo a lavorare per garantire un’informazione chiara e trasparente ai cittadini senza danneggiare le eccellenze del made in Italy”.
“Sarebbe la vittoria del buon senso che conferma la validità della nostra intensa battaglia a difesa della certezza e della chiarezza nelle informazioni sui cibi, a tutela dei consumatori”, ha aggiunto il presidente Confagricoltura, Massimiliano Giansanti (oggi tra gli ospiti del “Forum in Masseria - Le aziende chiedono al Governo”, la rassegna economica e politica organizzata dal giornalista Bruno Vespa, di scena alle Terme di Saturnia, insieme allo stesso Lollobrigida). E che sottolinea come sia stato “decisivo il pressing dell’Italia sulla Commissione Ue avviato già anni fa, che ha visto le istituzioni nazionali, e Confagricoltura, fortemente impegnate contro il sistema di etichettatura francese caratterizzato da un’arbitraria classificazione degli alimenti, che non tiene conto del fabbisogno e del profilo nutrizionale di ogni individuo, basandosi invece su 100 grammi di prodotto e non su una porzione di consumo”.
Confagricoltura, ricorda una nota, “si era rivolta all’Antistrust (unica organizzazione a farlo) evidenziando l’ingannevolezza del sistema francese e la sua contrarietà al Codice del Consumo. L’Antitrust, nel 2022, aveva accolto i rilievi di Confagricoltura ribadendo i limiti del Nutriscore, fuorviante per i consumatori. Limiti che nel tempo sono stati evidenziati nella stessa Francia su alcuni prodotti. Al Nutriscore l’Italia aveva proposto il Nutrinform Battery, basato su un principio diverso, finalizzato alla valorizzazione di uno stile di vita sano e consolidato, come quello in linea con gli asset della Dieta Mediterranea”. Confagricoltura spiega, inoltre, come “la proposta di etichettatura armonizzata a livello europeo doveva essere presentata dalla Commissione Ue entro la fine della passata legislatura, ma la stessa Commissione, complice il pressing di alcuni Paesi, soprattutto dell’area mediterranea, aveva rinviato la pratica”.
“Confagricoltura, in attesa delle proposte ufficiali della Commissione che auspichiamo basarsi su parametri scientifici e a tutela delle nostre produzioni - conclude Giansanti - mantiene alta l’attenzione su questo tema, con l’obiettivo di garantire sempre il rispetto della correttezza delle informazioni per tutti i consumatori”.
Copyright © 2000/2025
Contatti: info@winenews.it
Seguici anche su Twitter: @WineNewsIt
Seguici anche su Facebook: @winenewsit
Questo articolo è tratto dall'archivio di WineNews - Tutti i diritti riservati - Copyright © 2000/2025