RUSSO: “AZIONI PIÙ INCISIVE PER IL MADE IN ITALY AGRICOLO”. LA COMMISSIONE AGRICOLTURA DELLA CAMERA DEI DEPUTATI APPROVA RISOLUZIONE BUONITALIA, STRUMENTO DEL MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE PER PROMUOVERE NEL MONDO IL PATRIMONIO AGROALIMENTARE

“Promuovere una rapida definizione del procedimento di messa in liquidazione di Buonitalia, salvaguardare le posizioni dei lavoratori dipendenti dalla società e valutare l’opportunità di acconsentire al Ministero delle Politiche Agricole, socio di maggioranza, provveda al trasferimento delle somme dovute perché il liquidatore della società possa definirne l’insolvenza mediante ricorso alla procedura di concordato preventivo così come previsto dagli articoli 160 e seguenti della legge fallimentare”: la Commissione Agricoltura della Camera dei Deputati ha approvato la risoluzione su Buonitalia, azienda costituita nel 2002 ed individuata come strumento operativo ed organico del Ministero delle Politiche Agricole, con le finalità di promuovere e diffondere nel mondo la conoscenza del patrimonio agricolo e agroalimentare italiano; erogare servizi al sistema delle imprese agroalimentari al fine di favorirne l’internazionalizzazione; tutelare le produzioni italiane attraverso la registrazione e la difesa giuridica internazionale dei marchi associati alle produzioni nazionali di origine.

Attualmente la società è stata messa in liquidazione perché, come è scritto anche nella risoluzione firmata dai parlamentari della Commissione Agricoltura, “la rendicontazione delle attività progettuali realizzate ha evidenziato notevoli criticità che non consentono l’erogazione del saldo degli importi finanziati. La situazione è stata esaminata nel Consiglio di amministrazione di Buonitalia Spa del 28 luglio 2011, che ha proposto lo scioglimento e la messa in liquidazione della società ai sensi dell’articolo 2484 del Codice Civile”. In particolare si tratta delle risorse, pari a 50 milioni di euro, stanziate per l’attuazione del programma di azioni, promosso dal Ministero delle Politiche Agricole, allo scopo di favorire l’internazionalizzazione dei prodotti agricoli ed agroalimentari italiani.

“Nel quinquennio 2005-2010, oltre alle risorse rese disponibili per la realizzazione delle attività progettuali contenute nel citato programma di internazionalizzazione, sono stati concessi alla società in parola - recita il testo della risoluzione - anche altri contributi per la realizzazione di singoli progetti di promozione e valorizzazione dell’agroalimentare italiano e dell’agricoltura biologica”.

“L’esperienza non positiva di Buonitalia - ha affermato il presidente della Commissione Agricoltura della Camera dei Deputati, Paolo Russo - ci induce a ritenere che sia necessaria un’azione più strategica ed incisiva sul fronte della politica di internazionalizzazione delle imprese e di promozione della nostra agricoltura”. “Ovviamente - ha sottolineato poi il parlamentare - funzioni e competenze professionali vanno comunque preservate per evitare che esperienze non nobili e gestioni oblique, che nulla hanno dato al patrimonio agricolo del nostro paese se non alcune clientele in chiave nordista, possano irrimediabilmente cancellare una legittima prospettiva di crescita dei nostri prodotti e delle nostre aziende nel mondo”.