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SALDI ALIMENTARI, UNA RISPOSTA “CREATIVA” ALLA CRISI, CHE ELIMINA GLI SPRECHI ALIMENTARI AL SUPERMERCATO, E PERMETTE AI CONSUMATORI DI RIEMPIRE IL CARRELLO SENZA SVUOTARE IL PORTAFOGLIO

Un volta del maiale non si buttava via niente. Oggi, non si butta via niente neanche di tutto il resto. Neanche nei supermercati, sia per motivi etici che per le difficoltà economiche degli italiani, il 25% dei quali, per l’Istat, sceglie sempre più spesso il discount. Ma ora, dagli yogurt alle braciole di maiale confezionate, dal formaggio alle piadine, tutto quello che una volta, a due giorni dalla scadenza, finiva in beneficenza o, peggio, nella spazzatura, verrà venduto a prezzi scontatissimi dalle due più importanti catene della gdo, Coop e Conad. Così, se da una parte i consumatori più attenti potranno garantirsi un risparmio importante sul budget dedicato alla spesa, dall’altro gli stessi supermercati, abbattendo gli sprechi di cibo (ancora buono), riescono a far quadrare i conti e a rispondere alla crisi.

Tutto è cominciato alla Conad di Rimini, vera apripista di questa nuova tendenza, dove già dall’estate scorsa l’iniziativa ha ricevuto la risposta di riminesi e turisti, ben felici di prendere d’assalto l’area delle offerte. È nato così un nuovo canale di vendita: “prendiamo uno yogurt che può rimanere in vendita fino al giorno precedente la scadenza. Lo mettiamo in saldo - spiega Francesco Pugliese, direttore generale Conad - col 70% di sconto due o tre giorni prima. Ovviamente vanno rispettate le normative igienico-sanitarie, ma vicino alla scadenza il prodotto è ancora integro e quindi può stare sullo scaffale, a prezzo scontato”.

E non si creda che i saldi alimentari tolgano spazio alla beneficenza: è anzi vero il contrario, e semplicemente, così non si butta via niente, ma proprio niente, ed anzi, limitando gli sprechi, le grandi catene di distribuzione riescono ad estendere la beneficenza anche ai prodotti non alimentari.

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