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SALONE DEL GUSTO 2006 - COLDIRETTI: CIBO A KM 0 SALVA AMBIENTE E COMUNITA’ LOCALI. IN ITALIA GIÀ CINQUANTAMILA IMPRESE AGRICOLE VENDONO DIRETTAMENTE I PROPRI PRODOTTI

Promuovere il commercio diretto da parte degli agricoltori di prodotti locali “a chilometri zero” aiuta a combattere l’inquinamento ambientale determinato dai lunghi tempi di trasporto, garantisce la qualità e la freschezza degli alimenti ai consumatori e consente di recuperare valore economico alle comunità locali, nei paesi ricchi e in quelli poveri. Lo afferma la Coldiretti che, per il Salone del Gusto promosso da Slow Food, ospita 300 partecipanti al meeting, provenienti da tutto il mondo, i quali potranno conoscere dai colleghi italiani della Coldiretti le tecniche di vendita diretta dei prodotti, che in Italia vengono già adottate da quasi cinquantamila imprese agricole con un fatturato di quasi 2,4 miliardi di euro e una crescita record nell’arco degli ultimi cinque anni del 25 per cento.
Ma sopratutto - continua la Coldiretti - la spesa in campagna risponde alla necessità di combattere la moltiplicazione dei prezzi dal campo alla tavola e alla volontà di verificare personalmente qualità, genuinità, origine e tecnologie utilizzate per il cibo che si porta in tavola in modo che i consumatori possono risparmiare e garantirsi acquisti sicuri e di qualità, ma anche le imprese agricole possono vendere senza intermediazioni e far conoscere direttamente le caratteristiche e il lavoro necessario per realizzare specialità territoriali uniche e inimitabili.
Un fenomeno che è tornato rapidamente a diffondersi in Italia dove sette italiani su dieci hanno fatto almeno una volta acquisti, di vini, ortofrutta, olio, formaggi, e altre specialità, direttamente dal produttore agricolo giudicandoli in maggioranza convenienti, secondo i dati dell’Osservatorio nazionale sulla spesa in campagna promosso da Coldiretti e Agri 2000.
Dall’analisi dei luoghi dove è possibile fare acquisti di prodotti della campagna in Italia emerge che due imprese agricole su tre utilizzano locali adattati all’interno dell’azienda dove vengono anche utilizzate strutture di facile allestimento da sistemare lungo i confini con le strade più trafficate, mentre molto diffusa con il 23,8 per cento è la partecipazione a mercati e fiere locali e con il 2,2 per cento rimane ancora minoritaria l’apertura di punti vendita esterni situati ad esempio nelle città, ma anche la consegna a domicilio (2,4 per cento) che spesso si affianca alle altre modalità di commercializzazione.
Un’esperienza che la Coldiretti potrà trasmettere ai 300 ospiti arrivati in Italia per il Salone del Gusto che appartengono alle Comunità del Cibo più svariate: produttori di ostriche di Setubal (Portogallo), coltivatori di capperi di Ballobar e agricoltori di piselli Lagrima de Costa Gipuzkoa (Spagna), produttori di grano di Ashkabad (Turkmenistan), allevatori di lumache del Giura Svevo (Germania), produttori di vino di Kutna Hora (Repubblica Ceca), allevatori e casari biologici del North Kerry (Irlanda), pescatori del lago Vanerm e cerealicoltori (Svezia) … in rappresentanza di 33 paesi, dalla Cina al Messico, Nepal, Turkmenistan, Iran, Giordania, Pakistan, Slovenia, Germania, Olanda, Stati Uniti …

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