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SALONE DEL GUSTO - ITALIANI DIVENTANO CICALE PER PRODOTTI CULT. INDAGINE COOP RIVELA PASSIONE CONSUMATORI PER ENOGASTRONOMIA

Formiche nella spesa quotidiana, cicale di fronte agli sfizi enogastronomici: è la fotografia dei consumatori italiani fatta dalla Coop, che ha osservato le abitudini alimentari dei clienti in centinaia di suoi punti vendita.
E li ha scoperti attenti a scegliere il pacchetto di zucchero o il latte meno caro, ma poi disposti a uno strappo alla regola "risparmiosa" di fronte alle tentazioni della gola. La Coop, che sarà presente con la sua "bottega" al Salone del gusto di Torino (in programma da domani al 25 ottobre), ha sperimentato il successo delle produzioni tipiche e certificate: "In tre-quattro settimane all'anno e in un centinaio di punti vendita - spiega Carlo Barbieri, responsabile del Progetto Prodotti Tipici di Coop Italia - il fatturato di 2 anni dell'iniziativa è stato di 1 milione di euro; un successo".
Gli scaffali dei prodotti regionali sono presi d'assalto: "per gli italiani - sostiene Barbieri - prodotti cult dell'enogastronomia e a volte sconosciuti sono visti come una piccola grande gratificazione. Così non è più solo un'elite di consumatori, ma fasce sempre più ampie, a comprare prodotti come il lardo di Colonnata, il salame di Fabriano, il Casizolu sardo, il culatello di Zibello".



Focus Coop - Tendenze del consumo
Gli italiani sono sempre più oculati e attenti a risparamniare,
ma ogni tanto si concedono piccoli lussi enogastronomici
Tra caro-euro, aumenti delle bollette e aria di recessione autunnale, i consumatori sono sempre più attenti: si informano, valutano, confrontano, e magari rinunciano. La parola d’ordine generale è risparmiare, soprattutto facendo la spesa: eppure, se le scelte di acquisto sono particolarmente oculate e prima di mettere i prodotti nel carrello gli italiani ci pensano due volte, è anche vero che quella enogastronomica è la gratificazione che più spesso si concedono, forse perché meno dispendiosa se comparata con altre quali abbigliamento, vacanze o ristorazione. Ecco allora spiegato perché nel consumatore sembrano oggi convivere due anime: la quotidiana “formica”, attenta al prezzo e parsimoniosa, e l’occasionale “cicala”, che ogni tanto si concede il piccolo lusso di prodotti di qualità della nostra tradizione.
A tracciare questo sfaccettato identikit del nuovo consumatore è Coop, la più grande realtà distributiva del nostro Paese, osservatrice attenta e privilegiata delle abitudini alimentari degli italiani, che da sempre riesce a coniugare le due “anime” del consumo e che, dal 21 al 25 ottobre, sarà al Salone del Gusto di Torino, l’esposizione internazionale dedicata al comparto enogastronomico mondiale.
Da una parte la spesa ordinaria da mettere in tavola tutti i giorni, dall’altra la passione per i capolavori del nostro agroalimentare, una piccola spesa extra da concedersi occasionalmente. La regola vale per tutti: anche nelle famiglie più attente al risparmio sta infatti crescendo l’attenzione e la ricerca per prodotti fino a poco tempo fa destinati ad una ristretta èlite. Merito soprattutto di una cultura del gusto sempre più avanzata, formata ed informata lungo tutto il Belpaese, che, oltre al prezzo, è capace di guardare alla qualità. E così allo zucchero, al pane, alla farina, all’olio, al latte - scelti in base ad un meticoloso confronto di costi e cifre - gli italiani aggiungono, solo ogni tanto e come piccola grande gratificazione per chi magari rinuncia a spese più grandi - assaggi di prodotti cult e a volte sconosciuti, come il lardo di Colonnata, il Salame di Fabriano, il Casizolu sardo, il culatello di Zibello, il Pecorino dell’Appennino Reggiano, la Mortadella Classica di Bologna. E proprio Coop presenta nella sua “bottega” al Salone del Gusto di Torino questi sapori inimitabili provenienti dai presidi Slow Food, accessibili a tutti secondo la precisa filosofia di Coop di coniugare la grande qualità del “made in Italy” al giusto prezzo.
Saranno presenti molti dei grandi capolavori dell’agroalimentare italiano che Coop ha proposto in questi anni nei propri supermercati, rigorosamente accompagnati e sapientemente abbinati ai migliori vini provenienti da tutte le regioni d’Italia: un’offerta affascinante che, nonostante la diminuzione generale dei consumi (dal 1983 al 2003, l’incidenza della spesa alimentare è passata dal 25% al 18%), sta riscuotendo continui consensi perché in linea con le richieste dei consumatori stessi.
“Siamo consapevoli dei mutamenti in atto nella società moderna e nei cambiamenti di rotta della spesa degli italiani - spiega Carlo Barbieri, responsabile del Progetto Prodotti Tipici di Coop Italia - per questo Coop allestirà al Salone del Gusto di Torino una speciale “bottega” in cui far convergere le due anime del consumatore e presentare una selezione di prodotti rari che sono stati presenti, in più occasioni, nei banchi dei supermercati. Inoltre vi sarà la possibilità di incontrare i diversi produttori e scoprire “a tu per tu” i segreti di questi capolavori dell’enogastronomia italiana, tracciare e comprendere la storia e la passione che stanno dietro ogni singolo prodotto ed ogni singolo territorio.
Non dimentichiamo inoltre che il Salone del Gusto è un appuntamento importante in una città, Torino, che 150 anni fa ha visto nascere il primo “distributorio sociale cooperativo”, con la precisa missione di garantire alle famiglie italiane un’opportunità di risparmio e salvaguardare il potere d’acquisto dei propri soci”.

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