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SALONE DEL GUSTO (TORINO, 23-37 OTTOBRE) - AL BANDO L’USA E GETTA QUEST’ANNO E’ TUTTO RICICLABILE: NIENTE SHOPPER DI PLASTICA E MOQUETTE, AVANZI DI CIBO DA RIUTILIZZARE E ALLESTIMENTI CHE SARANNO IN SEGUITO DESTINATI A COSTRUIRE NUOVE STRADE

Niente moquette, borse di plastica, vernici sintetiche o allestimenti usa e getta: l’edizione n. 7 del Salone del Gusto, al Lingotto di Torino, dal 23 al 27 ottobre, è tutta riciclabile: “da qui al 2012 - spiega Roberto Burdese, presidente di Slow Food, che organizza la rassegna con Regione Piemonte e Città di Torino - vogliamo arrivare quanto più possibile vicini all’impatto zero. Quest’anno il traguardo è fissato ad una riduzione del 50% dei rifiuti per i due eventi, il Salone del Gusto e Terra Madre”.

Due anni fa, era stato riciclato il 17% dei rifiuti, troppo poco per una manifestazione che invita a scegliere gli stili di vita più virtuosi. Ecco quindi il progetto “per la prima volta al mondo - sottolinea Burdese - di un evento fieristico progettato adottando le linee guida del cosiddetto design sistemico, un approccio nato dall’osservazione della natura in cui ogni eccedenza viene metabolizzata dal sistema”.

Il Salone del Gusto ecologico parte dagli allestimenti, al 50% realizzati in Celenit, un impasto di lana di legno mineralizzata e cemento, non trattato chimicamente, destinato, alla fine della sua vita fieristica, a diventare fondamenta per le strade; per terra non ci sarà la moquette, ma il pavimento nudo, coperto dove necessario da vernici lavabili di origine naturale. Spariscono anche gli shopper di plastica, sostituiti da borse in carta riciclata e tessuti naturali; biodegradabili anche le stoviglie. Slow Food, in collaborazione con tre aziende specializzate, regalerà a tutti gli espositori un kit in pasta di cellulosa e Mater Bi. Tutto o quasi si può riutilizzare, specie in cucina: ad insegnarlo saranno anche un calendario, il “Ricettario degli avanzi”, ed un manuale, la “Cucina quotidiana a ridotte emissioni di Co2”.

I trasporti, infine: gli organizzatori sperano di limitare il numero di auto circolanti - in 5 giorni sono attesi 150.000 visitatori - incentivando l’uso dei mezzi pubblici: un servizio gratuito di navetta collegherà la stazione ferroviaria del Lingotto al centro fieristico. Ed i prodotti in arrivo dall’Aeroporto di Caselle sono stati trasportati lontano dalle ore di punta per evitare code nel traffico ed un aumento di emissioni.

Ma quest’anno al Salone saranno accolti anche i produttori di fibre naturali, di origine animale o vegetale: è un omaggio all’Anno internazionale delle fibre naturali, indetto dalla Fao nel 2009.

L’obiettivo di Terra Madre, la rete mondiale delle comunità di produttori, è la creazione di un network tessile per proteggere e promuovere le fibre naturali e fare crescere la consapevolezza del consumatore sulla loro importanza. Lana, cotone, seta e le altre fibre naturali, le uniche fino agli anni ‘30, vedono sempre più ridotta la quota di mercato dal boom del sintetico, inarrestabile negli ultimi due decenni. All’Oval (luogo di Terra Madre) e al Lingotto i visitatori saranno invitati a riscoprire fascino e comfort delle fibre così come le produce la natura. Ci sarà la lana australiana e indiana, ma anche il mohair del Sudafrica, la ginestra italiana e il sisal brasiliano, il cachemire cinese ed il cotone egiziano. Al Salone verrà ricordato che “il buongusto non è solo nel mangiare, ma anche nel vestire” ed in uno spazio dedicato alle fibre naturali la Città di Biella, rinomato distretto industriale, ospiterà i produttori venuti da tutto il mondo.

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