Non solo qualità e sapore, ma
soprattutto educazione alimentare e difesa della biodiversità: questi i temi al centro del Salone del Gusto 2002 (dal 24 al 28
ottobre, a Torino).
Distribuita su quattro padiglioni la "kermesse" dedicata alla buona tavola
che è organizzata da Slow Food e dalla Regione
Piemonte, snoderà il proprio percorso enogastronomico lungo 53.000 mq al cui
interno saranno ospitati 500 espositori italiani e
internazionali provenienti da più di 80 paesi, un'enoteca con 2.500
etichette, 309 "Laboratori del Gusto" oltre a convegni,
conferenze e eventi di ogni genere come il premio "Slow food" per la difesa
della biodiversità in campo agroalimentare che
quest'anno sarà consegnato il 23 ottobre al Teatro Carignano di Torino. In
questo villaggio del gusto non mancheranno poi, i
prodotti a rischio di scomparsa presentati dai presidi italiani come i meno
"noti" coniglio di Ischia, allevato in fosse scavate nel
terreno tufaceo profonde anche 3, 4 metri o la manna dei monti del Parco
delle Madonie, ricavata dai tronchi di un bosco di
"frassini da manna". Per non parlare dei "sapori" internazionali come il riso
basmati, coltivato da secoli lungo le pendici
dell'Himalaya o il vitigno greco mavrotragano autoctono dell'isola di
Santorini, ridotto a poche piante della rara varietà a bacca
rossa, fino ancora allo yacon argentino, una radice di grande versatilità da
cui si ottengono confetture raffinate e gustosi
gelati.
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