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SALUTE - DA STOP FAST FOOD SPAZIO A FARMERS MARKET ... COSI’ LA COLDIRETTI

Di fronte al drammatico aumento dei casi di obesità, negli Stati Uniti le limitazioni poste all’apertura di nuovi fast food sono accompagnate da un vero boom nelle città dei mercati degli agricoltori, con un aumento del 53% negli ultimi 10 anni dei Farmers Market, dove è possibile acquistare prodotti freschi e genuini come frutta e verdura locali. Lo rileva la Coldiretti nel sottolineare che la svolta americana verso una alimentazione più equilibrata si registra nell’apertura di ben 4.385 Farmers Market, dei quali 496 nella sola California, dove all’opposto cresce l’opposizione alla concessione di nuove licenze per l’apertura di nuovi punti vendita delle storiche catene di fast food.

I Farmers Market - sottolinea la Coldiretti - sono mercati degli agricoltori che vendono allestiti periodicamente nel centro delle città dove è possibile acquistare prodotti provenienti direttamente dalle campagne circostanti e che mantengono naturalità e freschezza perché non devono subire lunghi trasporti.

Negli Usa - continua la Coldiretti - sono ormai presenti in tutte le principali città come New York, Los Angeles o San Francisco ma anche nei centri più piccoli dove sono diventati appuntamenti irrinunciabili per una parte crescente della popolazione che presta attenzione al cibo che consuma di fronte al dilagare dei casi di obesità. Oltre che a combattere l’obesità e a salvaguardare la salute, i Farmers Market sono incentivati anche per i benefici di carattere ambientale poichè prevedono l’offerta di prodotti che non generano gas ad effetto serra inquinante con i lunghi trasporti tanto che perfino Al Gore nel suo ormai famoso libro “Una scomoda verità” ha inserito l’acquisto di cibi locali offerti direttamente dagli agricoltori nell’elenco delle cose da fare per dare una mano a salvare la terra dal surriscaldamento globale.
C’è un numero crescente di consumatori su scala mondiale che vuole acquistare prodotti freschi, naturali, del territorio, che - continuala Coldiretti - non devono percorrere grandi distanze con mezzi inquinanti e subire i lunghi tempi di trasporto prima di giungere sulle tavole. In Italia favorire nelle città l’apertura di mercati gestiti direttamente dagli imprenditori agricoli delle campagne, oltre all’effetto positivo per ambiente e salute, risponde - sostiene la Coldiretti - alla crescente domanda dei consumatori di ridurre le intermediazioni e combattere la moltiplicazione dei prezzi.

Sta per essere pubblicato il decreto per favorire la diffusione dei cosiddetti Farmers Market nelle città previsto dalla finanziaria e fortemente sostenuto dalla Coldiretti, anche se non mancano i consumatori che già superano le difficoltà logistiche e vanno direttamente nelle aziende agricole ad acquistare.

Sulla base dei dati dell’Osservatorio nazionale sulla spesa in campagna promosso da Col diretti-Agri 2000 quasi sette italiani su dieci hanno fatto acquisti direttamente nelle imprese agricole giudicandoli in maggioranza convenienti con un aumento a 2,4 miliardi di euro del valore degli acquisti di vini, ortofrutta, olio, formaggi, e altre specialità.
D’altra parte - riferisce la Coldiretti - secondo una indagine di Agri 2000, l’aumento degli italiani che hanno fatto acquisti direttamente dagli agricoltori è giustificato anche da un risparmio atteso compreso dal 20 al 30 per cento, ferme restando le superiori garanzie di freschezza e genuinità. La vendita diretta in campagna è un fenomeno che già coinvolge 48.650 aziende agricole secondo la Coldiretti con 21.000 cantine aperte dove è possibile acquistare vino che, con il 41% delle aziende totali, è il prodotto maggiormente commercializzato direttamente, seguito dall’ortofrutta acquistata spesso lungo le strade durante gli spostamenti dell’esodo estivo con il 23,5%, dall’olio di oliva con il 16%, dalla carne e dai salumi con l’8%, dai formaggi comprati in malghe e caseifici con il 5%, mentre più ridotto è il numero di imprese che offrono miele (1%).

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