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VINO E AFFARI

San Felice (Bell’Aja) cresce a Bolgheri, con l’acquisizione della griffe Batzella

7,5 ettari di vigneto (e altri 3,5 da sviluppare), che si aggiungono ai 6 ettari già di proprietà. 685 ettari del Gruppo Allianz in Toscana

Corre il “risiko” delle acquisizioni enoiche nei territori più prestigiosi del vino italiano. E dopo l’affare che ha visto l’imprenditrice e produttrice Elisabetta Gnudi Angelini, alla guida di Caparzo e proprietaria anche della griffe Altesino acquisire altri 4,5 ettari a Brunello di Montalcino, portando il suo totale a 65 ettari, e l’annuncio Riccardo Illy, al vertice del “Polo del Gusto” (che comprende già la cantina Mastrojanni, altra griffe di Montalcino), secondo cui il 2022 vedrà lo sbarco del gruppo a Barolo (da rumors Winenews con l’acquisizione della cantina Cascina Meriame di Serralunga d’Alba), da Bolgheri arriva la notizia che la cantina Bell’Aja, che fa capo all’Agricola San Felice (tra i nomi di riferimento in Chianti Classico) del Gruppo Allianz, ha acquisto la Batzella, piccola griffe con 7,5 ettari, principalmente dedicati a Cabernet Sauvignon, Cabernet Franc e Syrah, fondata nel 2000 da Khanh Nguyen e Franco Batzella, marito e moglie per lunghi anni colleghi alla World Bank di Washington (con la consulenza, all’epoca del professor Attilio Scienza, dell’Università di Milano, come raccontato di recente dallo stesso Franco Batzella in un video).
“Con questa acquisizione, San Felice consolida la sua presenza sul territorio bolgherese - spiega una nota ufficiale - dove dal 2016 possiede un vigneto di 6 ettari in Località Le Sondraie, da cui ha origine l’azienda Bell’Aja. Il progetto di acquisizione prevede lo sviluppo di ulteriori 3,5 ettari di nuovi vigneti nei terreni della proprietà”. “San Felice è da oltre 50 anni presente in alcune delle zone vitivinicole più prestigiose della Toscana, come il Chianti Classico e Montalcino. A Bolgheri con questa acquisizione intendiamo fare sia un salto di dimensione, grazie alle nuove superfici vitate, ma anche e specialmente di qualità, dotandoci di una innovativa cantina (che sostituirà l’attuale) e di un bellissimo casale da dedicare agli appassionati - clienti, giornalisti ed esponenti del trade - di questo splendido terroir”, afferma Mario Cuccia, presidente San Felice.
Un investimento importante che vede crescere ancora San Felice, la cui “casa madre” si trova nel cuore del Chianti Classico, a pochi chilometri da Castelnuovo Berardenga e da Siena, in un territorio che fu di proprietà della famiglia Grisaldi del Taja dal Settecento al 1968 e dalla fine degli anni Settanta del Novecento di proprietà del Gruppo Allianz. Da nobile tenuta si trasformò in un’importante azienda vitivinicola che da subito si fece notare per la grande qualità ed innovazione dei suoi prodotti: qui nel 1968 nasceva il primo Supertuscan, il Vigorello.
Oggi le proprietà di San Felice si estendono su un totale di 685 ettari nelle tre zone produttive più prestigiose della Toscana, tra Chianti Classico (dove si trova anche lo “stellato” Relais & Chateaux Borgo San Felice), Montalcino (con la Tenuta Campogiovanni) e Bolgheri.

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