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SAN VALENTINO AL RISTORANTE PER 6 INNAMORATI SU 10. A DIRLO LA FIPE-CONFCOMMERCIO, CHE STIMA UN GIRO D’AFFARI DI 200 MILIONI DI EURO. E PER FEDERCOPESCA IL 90% DELLE CENE ROMANTICHE SARÀ A BASE DI PESCE

Non Solo Vino
Vino, cibo e ... amore per San Valentino

Cena al ristorante per 6 innamorati su 10 per la festa di San Valentino, con le cene romantiche del 14 febbraio che frutteranno un giro d’affari di 200 milioni di euro, per una spesa di coppia in media di 70 euro. A dirlo una ricerca Axis Market Research per Fipe - Confcommercio. Per evitare brutte sorprese, in molti andranno nei locali di fiducia, scelta fatta soprattutto dagli ultra 55enni, dalle donne e dai residenti al Nord, con il 13,5% che invece di affiderà al caso, e un 5%, soprattutto di giovani, che cercherà locali che propongano un menu speciale per San Valentino, anche con un occhio al portafoglio.

“Sappiamo che la crisi sta cambiando profondamente i modelli di consumo degli italiani - afferma il presidente Fipe, Lino Enrico Stoppani - ma dalla ricerca emerge che questo non avviene in occasione delle tradizionali grandi ricorrenze, e che il ristorante dimostra di essere il luogo preferito dove trascorrere i momenti conviviali più belli e significativi”. Sul fronte economico, gli italiani non hanno perso il senso di cavalleria: a pagare sarà “lui”, anche se non manca - sia pure in piccola percentuale, il 9% degli intervistati, in prevalenza giovani tra 25 e 34 anni - chi dividerà il conto fra buoni… innamorati.

Ma che sia a casa al ristorante, cosa metteranno gli italiani nel piatto, tra una buona bottiglia di vino e il lume di candela? Non ci sono dubbi: il 90% degli innamorati mangerà pesche, preferito alla carne perché è “più chic, si digerisce meglio, fa più festa ed è afrodisiaco”. Lo dice un sondaggio on line di Federcoopesca-Confcooperative. In vetta alla classifica tra i prodotti più romantici ci sono i crostacei (40%), nell'ordine aragosta, astice e gamberoni, seguiti dai pesci (35%, di cui il 20% di cattura e il 15% di allevamento) dove vince la spigola, seguita da rombo, orate e gallinella; infine i molluschi (25%) dove il primo posto spetta alle ostriche, seguite da vongole, cannolicchi e cozze. Scelte dettate dalla tradizione, che annovera tra i prodotti top afrodisiaci ostriche (ricche di zinco, fondamentale per la produzione dello sperma e iodio, indispensabile alla tiroide per secernere gli ormoni che regolano la produzione dell'energia anche sessuale) e crostacei (ricchi di fosforo e proteine che stimolano il cervello da cui parte il desiderio).

Italiani, dunque, sono pronti a festeggiare, tra sauté, spigole e pesce in guazzetto, ma tenendo sempre un occhio vigile al portafoglio. Secondo il sondaggio, infatti, il 70% è disposto a spendere a persona tra i 30 e i 50 euro, mentre il 30% fino ad 80 euro. Pesce sì ma, raccomandano gli esperti della Federcoopesca, meglio optare per piatti non troppo elaborati, in modo da avere un gradevole dopocena; aglio, sale, pepe e troppe spezie, se il prodotto è fresco, non servono.

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