“L’Italia conferma la leadership nel settore biologico in Europa: 300.000 ettari convertiti nel 2016: una superficie pari a tutta la provincia di Bologna, case e uffici compresi”. Lo ha dichiarato il Ministro delle Politiche Agricole, Maurizio Martina, al Sana - Salone Internazionale del Biologico e del Naturale, che si chiude oggi a Bologna. “Il tasso di crescita è del 20% nelle superfici coltivate, negli operatori impegnati e nei consumi. Un patrimonio che si basa sulla fiducia e sulla voglia dei consumatori di sostenere un sistema produttivo col minor impatto sull’ambiente possibile”, ha continuato il Ministro. Il Ministro Maurizio Martina, al Sana di Bologna, la più importante manifestazione del settore, ha incontrato imprenditori, agricoltori e giovani: “le colonne portanti di questo successo - ha sottolineato - con cui stiamo lavorando per rendere più forte il comparto con scelte concrete: abbiamo istituito per la prima volta le mense scolastiche biologiche certificate, rivisto il sistema dei controlli per renderli più trasparenti ed efficaci”.
A proposito del regolamento, che deve garantire la genuinità della certificazione bio, il Ministro delle Politiche Agricole Martina sembra avere le idee chiare e risolute: “in Europa dove si discute la riforma del settore, non siamo disponibili ad accettare passi indietro sulla sicurezza e sulla sostenibilità dei prodotti. Anzi, in Italia vogliamo rilanciare ancora: serve un salto di qualità con l’approvazione al Senato del testo unico sul biologico, che ha già passato il vaglio della Camera dei Deputati. Una legge utile per investire di più nella ricerca, organizzare meglio i produttori e valorizzare le produzioni sui territori attraverso i distretti del biologico. Un intervento necessario per un settore che ormai ha superato i 5 miliardi di euro di valore e che fa sempre più parte del carattere distintivo del modello agricolo italiano”.
Secondo le elaborazioni, effettuate da Ismea-Nielsen per il Ministero delle Politiche Agricole, i prodotti bio che, nel 2016, registrano un incremento significativo sono i vini e gli spumanti con un +41%, segnando un aumento pari a più del doppio rispetto all’anno precedente. Numeri in crescita anche per la carne (+42%), la frutta (+20,3%), gli ortaggi (+16%), i latticini (+13,5%), l’olio (+11%). Ottimi anche i dati del primo semestre 2017 con una crescita ulteriore del +15% di vendite bio, rispetto al 3,2% dei prodotti non bio confezionati, e con dei veri e propri exploit su vini e spumanti (+110%) e carni (+85%).
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