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Sarà Arexpo, proprietaria del sito espositivo, la società che gestirà il Post Expo. Il 29 febbraio riunione d’ingresso del Governo che insieme a Regione Lombardia, Comune di Milano e Fondazione Fiera costituisce il CdA

Il dopo Expo sarà gestito dalla società Arexpo spa, che è la proprietaria dei terreni su cui sorge il sito espositivo. Nel suo nuovo consiglio di amministrazione siederanno questi soggetti: il Governo (attraverso il Tesoro), che dovrebbe detenere il 40% delle quote; la Regione Lombardia e il Comune di Milano, con il 25% a testa; la Fondazione Fiera, con il restante 10% delle quote.
La riunione che dovrebbe concretizzare questo nuovo assetto è convocata per il 29 febbraio. Il Governo ha formalizzato il suo ingresso nella nuova società il 18 febbraio in una riunione con il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Claudio De Vincenti, il ministro delle Politiche Agricole con delega a Expo, Maurizio Martina, il presidente della Regione Lombardia, Roberto Maroni, e il sindaco di Milano, Giuliano Pisapia.
I nuovi vertici della società dovrebbero essere Giuseppe Bonomi nel ruolo di amministratore delegato (indicato dalla Regione Lombardia) e il rettore del Politecnico di Milano, Giovanni Azzone, indicato dal Comune di Milano.
Nel frattempo è stata decisa il 9 febbraio scorso la messa in liquidazione della società Expo. Quel giorno la presidente di Expo, Diana Bracco, e l’ad Giuseppe Sala hanno lasciato l’incarico. Al posto di Sala è stato nominato il prorettore della Bocconi Alberto Grando, presidente della nuova società di liquidazione, Elena Vasco (Camera di Commercio), Maria Martoccia (Ministero Finanze) e i confermati Domenico Ajello (Regione Lombardia) e Michele Saponara (Città Metropolitana). La nuova società ha tre mesi di tempo per elaborare un progetto di liquidazione: definire sia i beni da cedere sia le loro modalità di cessione.

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