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Sarà il più grande evento a tema alimentare mai realizzato, visto anche il suo tema primario: “Nutrire il Pianeta, Energia per la Vita”. E così l’Expo 2015 di Milano si sta attrezzando per accontentare i palati di tutti i curiosi

Sarà il più grande evento a tema alimentare mai realizzato, visto anche il suo tema primario: “Nutrire il Pianeta, Energia per la Vita”. E così l’Expo 2015 di Milano si sta attrezzando per poter accontentare i palati di tutti i curiosi. Come? Restando aperta anche in orario serale (fino alle ore 23), per esempio, proprio per consentire ai tanti ristoranti aperti sul sito espositivo di lavorare anche in questa fascia oraria. In totale si calcola che ci saranno 140 unità di ristorazione. Per i punti di ristoro, gestiti direttamente da Expo 2015 Spa (che saranno il 40% del totale), il progetto prevede una notevole diversificazione dell’offerta. Si sa che verranno allestiti 10 ristoranti di grandi dimensioni perpendicolarmente al viale del Decumano. Ma saranno presenti anche strutture di medie dimensioni posizionate in vari punti dell’area espositiva e dei chioschi per la distribuzione di cibo d’asporto. In più, si potrà mangiare nei singoli padiglioni nazionali. A partire dal Padiglione Italia, che ha assegnato la gestione del proprio ristorante principale alla gastronomia milanese Peck. Mentre un discorso a parte lo merita l’area che sarà gestita da Eataly: su una superficie di 8.000 metri quadrati, l’azienda di Oscar Farinetti posizionerà 20 ristoranti tipici, uno per ogni regione d’Italia.

Focus - Quanto cibo si consumerà e cosa si potrà bere a Expo 2015 Milano?
Si parla di 26 milioni di pasti distribuiti nell’arco del Semestre di durata di Expo 2015 (dal 1 maggio). Che non saranno però serviti in modo omogeneo: 13 milioni finiranno sulle tavole nei 55 giorni di picco (weekend e festivi), quando arriveranno fino a 250 mila persone alla volta; gli altri 13 milioni sfameranno i visitatori nei restanti 129 giorni, quando l’afflusso medio sarà intorno ai 90 mila ingressi. Nel complesso, i calcoli fatti dicono che ci sarà bisogno di 46.000 tonnellate di alimenti: 33.000 tonnellate di bevande e 13.000 tonnellate di cibo solido. Il consumo sarà distribuito nella giornata, ma con un concentramento abbastanza evidente intorno a mezzogiorno. L’ora della colazione assorbirà il 6% delle consumazioni, quella del pranzo il 65%. Il 17% dei consumi avverrà in forma di snack nel pomeriggio, mentre il 12% sarà effettuato a cena.
Ad Expo 2015 si potrà sicuramente bere l’acqua del rubinetto: sul sito espositivo saranno predisposte delle “case dell’acqua”, sul modello di quelle già esistenti in molte zone di Milano e dei paesi limitrofi. La loro installazione sarà effettuata sulla base dell’accordo che Expo ha già sottoscritto con le aziende del gruppo CAP e con Metropolitana Milanese. Per l’acqua in bottiglia, il marchio di riferimento sarà SanPellegrino, che sarà partner sia di Expo 2015 che del Padiglione Italia: l’azienda proporrà ai visitatori sia la sua acqua minerale che le sue bibite.
Sul fronte dei soft drink sarà attiva anche Coca-Cola, presente a Expo 2015, con un padiglione corporate. Al latte, quantomeno nel Padiglione Italia, ci penserà Granarolo. Mentre la birra, sempre nel Padiglione Italia, sarà quella del Birrificio Angelo Poretti. Due i marchi accreditati per il caffè: Illy, all’interno del cluster dedicato alla bevanda, e Lavazza, con un’area tematica sempre nel Padiglione Italia.

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