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SARANNO 140MILA I TURISTI CHE SCEGLIERANNO L’AGRITURISMO PER IL PONTE DEL 1° MAGGIO: QUESTA LA STIMA DI AGRITURIST-CONFAGRICOLTURA. CRESCONO SICILIA E CAMPANIA, MA LA META PREFERITA RESTA LA TOSCANA

Saranno 140 mila i turisti che nel prossimo lungo weekend del 1° maggio sceglieranno l’agriturismo: queste le stime di Agriturist-Confagricoltura, che prevede un calo del 5% rispetto a Pasqua. Restano sostanzialmente stabili gli italiani, mentre diminuiscono gli stranieri. “Ma i margini di crescita del settore ci sono - dice Vittoria Brancaccio, presidente di Agriturist - come dimostrano le presenze in crescita di tante aziende agricole che hanno imparato a “raccontare” il territorio che le circonda e a guidare gli ospiti alla scoperta della cultura minore, della natura, dello shopping tipico, enogastronomico o artigianale che sia”.

Internet si conferma di gran lunga il mezzo preferito per avere informazioni; ma sono poi la cordialità e la qualità dell’accoglienza a generare ritorni e passaparola, consolidando una clientela affezionata che trova il calore di una ambiente quasi familiare. Qualche novità, rispetto al periodo pasquale, per quanto riguarda le mete. L’analisi dei contatti ricevuti dal portale internet www.agriturist.it, segnala la Sicilia e la Campania in crescita per la domanda italiana; guadagnano posizioni la Liguria e il Veneto fra gli inglesi; i tedeschi aumentano vicino ai laghi lombardi; per i francesi è la Sardegna a registrare i progressi più interessanti. In generale, la regione più richiesta resta la Toscana, in cui tuttavia la domanda fa fatica a tener dietro ad una offerta che ormai supera i 4000 agriturismi. Fra le province, nettamente preferite Firenze, Grosseto e Siena; la zona più richiesta è il Chianti senese. Si scostano in parte da questa tendenza generale i francesi, che indirizzano molte richieste verso Oristano, Roma e Pisa.

In questo periodo la spesa per le vacanze soffre, ma è altrettanto vero che continuano a viaggiare, dall’Italia e dall’estero, milioni di persone. “Come settore e come Paese – sostiene il presidente di Agriturist, Vittoria Brancaccio - dobbiamo rimboccarci le maniche e intercettare più domanda possibile convincendo la gente che da noi si sta bene, ci si ritempra ci si diverte, si torna a casa ricaricati e culturalmente più ricchi”. “L’agriturismo - conclude il presidente di Agriturist - vince quando ha fiducia nei propri mezzi, cioè in quegli aspetti dell’ospitalità che gli sono peculiari e quindi più congeniali. Si deve partire dalla campagna, dalla natura, dagli spazi verdi e dall’aria aperta; e proseguire con l’agricoltura, la scoperta del cibo genuino, della buona tavola. Stiamo registrando uno straordinario successo delle escursioni: a piedi, a cavallo o in bicicletta, gli agrituristi preferiscono scoprire quello che offre il territorio e il paesaggio vicino alle nostre aziende. L’agriturismo si sceglie soprattutto per questo; e a questa esigenza, che definirei vacanza di relax, deve dare risposta”.

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