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GRANDI VINI

Sassicaia, il vino italiano più ricercato al mondo: le classifiche Liv-Ex e Wine-Searcher

Tra le etichette tricolore più desiderate al mondo anche Tignanello, Ornellaia, Masseto, Solaia, Barolo Monfortino ed il Barbaresco di Gaja
LIVE-EX, SASSICAIA, WINE SEARCHER, Italia
Sassicaia, il vino italiano più ricercato al mondo secondo Liv-Ex e Wine-Searcher

Che si parli di appassionati di grandi vini o di investitori, l’etichetta del Belpaese più ricercata in assoluto, nel mondo, è sempre il Sassicaia della Tenuta San Guido. Emerge dalle classifiche dei vini più ricercati nel mondo pubblicate, a distanza di pochi giorni, dal Liv-Ex, la piattaforma benchmark del mercato secondario e del collezionismo, e da Wine-Searcher, uno dei portali più visitati per la comparazione dei prezzi delle etichette di ogni fascia di prezzo. In particolare, nella “Top 50 most searched for wines in 2018” del Liv-Ex, il Sassicaia, in posizione n. 21 (rispetto alla n. 27 del 2017) è l’unico vino italiano in una classifica praticamente tutta francese (con l’unica altra eccezione rappresentata dall’icona del vino californiano Opus One, new entry alla n. 31), dominata da Bordeaux e dai suoi Chateaux, con Lafite Rothschild, Mouton Rothshild, Margaux, Latour e Petrus nelle prime 5 posizioni.
Una fotografia confermata dalla classifica di Wine-Searcher, che però ha uno spettro di rilevazione più ampio. E dove il Sassicaia, primo degli italiani, è al n. 10,
mentre al vertice c’è la “solita” triade formata da Château Mouton Rothschild, Château Lafite Rothschild e Château Margaux. Quella del portale australiano, però, è una classifica più allargata rispetto a quella della piattaforma inglese, e nelle prime 100 posizioni conta anche altri grandi nomi del vino italiano che, non a caso, sono gli stessi che ottengono poi le quotazioni più alte nelle grandi aste internazionali.
Ovvero il Tignanello di Antinori, al n. 25 della classifica mondiale, l’Ornellaia al n. 44, seguito dal Masseto, dominatore italiano degli “incanti enoici”, al n. 46. Posizione n. 67 ancora per Antinori, con il Solaia, e poi i due grandi piemontesi, il Barolo Monfortino Riserva di Giacomo Conterno, al n. 75, ed il Barbaresco di Gaja, al n. 99.
Classifica che cambia, però, se si guarda a quella dei vini più costosi. Dove l’Italia è fuori dalla “top 50” mondiale (che vede al vertice, secondo il database di Wine-Searcher, Domaine de la Romanee-Conti Romanee-Conti Grand Cru, con un prezzo medio di 18.383 dollari a bottiglia), ma che nella classifica “nazionale” vede al vertice il Masseto, con un prezzo medio di 627 euro a bottiglia, il Brunello di Montalcino Riserva Case Basse di Gianfranco Soldera a 496 euro, il Brunello di Montalcino Riserva Biondi Santi Tenuta Greppo a 485 euro, il Colore di Bibi Graetz a 423 euro, ed il Vin Santo di Montepulciano Occhio di Pernice Avignonesi a 394 euro.

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