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Sazi dopo i bagordi delle feste? Il buon proposito per il nuovo anno, quello di perdere i chili di troppo? Dalla “Dieta Fast 2:5” al semplice “drenare e disintossicare l’organismo”, si moltiplicano diete e consigli degli esperti per tornare in forma

Sazi dopo i bagordi delle feste? Il buon proposito per il nuovo anno, quello di perdere i chili di troppo? Si moltiplicano (come tutti gli anni dopo il Natale) le diete e i consigli degli esperti per tornare in forma. L’ultima invenzione in fatto di diete arriva da Hollywood e prevede due giorni di sacrificio e cinque giorni di libertà. La nuova, anzi “rivista e corretta” cura dimagrante che sta spopolando tra le star si chiama “Dieta Fast 2:5”, o “Dieta intermittente”, ed è stata messa a punto dai giornalisti scientifici inglesi Michael Mosley e Mimi Spencer, che assicurano come sia un modo semplice ed indolore per “perdere peso, rimanere in saluto e vivere più a lungo”. Di fatto, la dieta prevede due soli giorni di “sacrificio” a settimana, in cui non si può ingerire più di 500 calorie per le donne e 600 per gli uomini. Gli altri cinque giorni sarebbero “liberi”, senza vincoli particolari né in termini di calorie né di quantità o tipologia di cibo.
Secondo il Daily Mail, però, occorrono alcuni accorgimenti preliminari: conoscere proprio peso, girovita e indice di massa corporea, aggiornare settimana dopo settimana i nuovi valori e, soprattutto, non andare a fare la spesa nei giorni di digiuno per non cedere alle tentazioni. Secondo gli inventori, inoltre, la dieta 5:2 non fa perdere massa muscolare, non deprime l’umore, tiene sotto controllo colesterolo e glicemia e migliora le abitudini alimentari. Oltretutto non costringe a rinunciare a occasioni mondane o aperitivi. Ma ci sono anche i consigli dei dietologi, come il dottor Giuliano Ubezio che dicono di drenare e disintossicare l’organismo con alimenti ad hoc e qualche rinuncia: “il rimedio a tutte le calorie assunte nelle feste può essere doppio - afferma - sfruttare queste calorie accumulate per iniziare o aumentare l’attività fisica e bruciare così i chili in eccesso, oppure limitare le calorie facendo attenzione a tavola. Da cosa partire? Eliminando ovviamente tutti i dolci natalizi ad eccezione della frutta secca ottima come spuntino. Se i chili accumulati sono parecchi - spiega Giuliano Ubezio- allora è necessario seguire per 7-10 giorni una dieta ferrea e disintossicante a base di minestroni di verdura sia a pranzo sia a cena in modo tale da eliminare le tossine in eccesso. No a formaggi e salumi e sì a bacche di Goji, semi di Chia e semi di lino, ricchi di omega 3 e dal potere antiossidante. Viste le basse temperature consiglio anche di bere molte tisane, tè verde e tè nero per drenare i liquidi in eccesso ed eliminare i sali aggiunti”.
Ma c’è anche uno studio americano che dice che una buona alimentazione post feste passa anche da alcuni accorgimenti quando si riempie il carrello della spesa. L’hanno chiamata “l’illusione salutista”. Ovvero, quella sensazione di fare del bene al proprio corpo, disintossicandosi dalle grandi bevute e mangiate delle vacanze natalizie, acquistando e consumando prodotti sani e ipocalorici. Ma si tratterebbe, appunto, di una mera illusione: lo hanno dimostrato numeri alla mano i ricercatori della Cornell Food and Brand Lab, che hanno analizzato i carrelli della spesa di un gruppo di americani e hanno così scoperto che invece che diminuire, il conto calorico totale caricato finisce per aumentare.
Il problema si presenterebbe già nel corso delle vacanze natalizie, ma il motivo è facilmente comprensibile: il carrello della spesa si gonfia e solo il 25% del suo contenuto può essere etichettato come “cibo sano”. Quel che stupisce invece è che anche dall’Epifania in avanti, i carrelli delle 207 casalinghe studiate per diversi mesi nel 2011 - inverno e vacanze inclusi - dai ricercatori americani hanno trasportato un conto calorico superiore a quello delle feste. Come mai? Perché è vero che la spesa si è arricchita di frutta, verdura, alimenti con scarsi valori di grassi e zuccheri raffinati, ed etichette “light”, ma quel che non è diminuito è il conto della spesa “normale”: per fare un esempio, se comparivano wurstel e patatine nel carrello, queste non sono sparite, si sono solo sommate alle nuove insalatine e arance per le spremute. Il risultato: il numero di calorie totale del carrello della spesa cresce dopo le feste in media del 9% in più.
Secondo il nutrizionista Andrea Ghiselli, ricercatore del Cra (Consiglio per la Ricerca e la Sperimentazione in Agricoltura) di Roma, “lo studio fotografa una situazione particolare, non è detto che rifletta il consumo reale: se nel carrello ho messo wurstel e insalata, magari nel lungo termine ci si accorge che io mangio meno wurstel perché mangio anche insalata. Dunque la presenza a tavola di alimenti sani potrebbe, nel tempo, convincere il consumatore a una sostituzione del cibo meno sano e più calorico con quello ipocalorico. Secondo il dottor Ghiselli comunque, la ricerca evidenzia quel vizio simile a quello che spinge la gente all’uso di integratori e tisane: sono prodotti per ripulirsi la coscienza, che detossificano appunto la coscienza ma non l’organismo. Se mangio l’insalata ma continuo a riempire il piatto di wurstel, per usare l’esempio già fatto, è un po’ come non consumare la frutta fresca e prendere poi un multivitaminico, non consumare una porzione di pesce e prendere una pastiglia di Omega 3”.
Oltre al carrello leggero, sono almeno tre secondo il dottor Ghiselli gli imperativi da seguire per rimettersi in forma ed eliminare facilmente i canonici 2-3 kg di peso accumulati nelle feste. Intanto una buona notizia: quasi sempre questo peso in eccesso non è composto da grasso, ma da liquidi che ristagnano, perché a Natale tendiamo a consumare portate più saporite e salate e a bere più alcolici, accumulando una maggiore ritenzione idrica. Ecco dunque i consigli: il primo è proprio quello di bere tanto per facilitare l’eliminazione dell’acqua: più se ne beve e meglio è. A questo va unito il minor consumo di sale nelle pietanze e se possibile l’assenza di alcolici. Il secondo consiglio è l’aumento dell’attività fisica. Precisa Ghiselli: “Non significa per forza andare in palestra, ma aumentare le attività fisiche non organizzate, quelle all’aria aperta, come accompagnare i figli a scuola a piedi, portare a spasso il cane, parcheggiare l’auto più lontano, fare le scale al posto dell’ascensore, andare a trovare il collega nella sua stanza invece che telefonargli. Una serie di piccoli movimenti che se sommati sono molto superiori alle eventuali 3 ore di tapis roulant in palestra e che cancellano le solite obiezioni del non avere tempo per fare sport. Il terzo consiglio è aumentare il consumo di frutta e verdura non perché abbiamo in sé molecole protettive e miracolose, ma perché riempiono la pancia regalandoci un senso di sazietà. Da dove cominciare? Per esempio un’insalata come antipasto, che regala poche calorie e la pancia piena”.

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