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SCESE LE SPESE PER IL CENONE DI CAPODANNO, ARRIVATE A 1,6 MILIARDI DI EURO. MA CALANO ANCHE GLI SPRECHI, CON LA CUCINA DEGLI AVANZI CHE CON LA CRISI È TORNATA NELLE ABITUDINI ALIMENTARI DEGLI ITALIANI. EMERGE DA UN’ANALISI DI COLDIRETTI/IXÈ

Scese le spese per il cenone di capodanno 2013, arrivate a 1,6 miliardi di euro, un 20% in meno sul 2012. Ma calano anche gli sprechi, con la cucina degli avanzi che, con la crisi, è tornata prepotentemente nelle abitudini alimentari degli italiani riuscendo a “riciclare” oltre 200 milioni di euro di cibi e bevande rimasti sulle tavole delle feste, salvandoli dalla spazzatura. Emerge da un’analisi di Coldiretti/Ixè nel tracciare un bilancio del tradizionale appuntamento di fine anno che quasi sette italiani su dieci (68%) hanno trascorso a casa e appena il 6% al ristorante mentre tiene il 3% in agriturismo.
“La difficile situazione economica che ha indubbiamente pesato sulle scelte degli italiani, spingendo la maggioranza dei cittadini a preferire soluzioni casalinghe, pur - sottolinea Coldiretti - senza rinunciare ai piaceri della tavola, anche in un momento di difficoltà economica. Il 59% degli italiani - precisa la Coldiretti - ha speso per il cenone di Capodanno come nel 2012 ma c’è un 18% che ha tagliato fino alla metà della spesa ed un 6% addirittura oltre. C’è però anche un 10% - continua la Coldiretti - che è arrivato a spendere fino al 50% in più. Con il Capodanno si stima che siano state stappate circa 80 milioni di bottiglie di spumante, ma durante la notte più lunga dell’anno sono stati consumati anche 6,5 milioni di chili di cotechini e zamponi, con un aumento del 9% rispetto all’anno scorso, serviti assieme a 10 milioni di chili di lenticchie, “chiamate” secondo tradizione a portar fortuna, vista anche la situazione difficile che vive il Paese”.
Sempre secondo l’indagine Coldiretti/Ixè, le famiglie nelle feste di fine anno quest’anno una maggioranza del 73% di italiani ha ridotto gli sprechi. Tra chi ha tagliato gli sprechi l’80% ha fatto la spesa in modo più oculato, il 26% ha ridotto le dosi acquistate, ma sono il 56% quelli che riutilizzano gli avanzi. Polpette o polpettoni a base di carne o tartare di pesce sono una ottima soluzione per recuperare il cibo del giorno prima, ma anche le frittate possono dare un gusto nuovo ai piatti di verdura o di pasta, senza dimenticare la ratatouille. La frutta secca in più può essere facilmente caramellata per diventare un ottimo “torrone” mentre con quella fresca si ottengono pasticciate, marmellate o macedonie. E per dare un nuovo sapore ai dolci più tradizionali, come il pandoro o il panettone, si ricorre spesso alla farcitura con creme. Recuperare il cibo è una scelta che - conclude la Coldiretti - fa bene all’economia e all’ambiente anche con una minore produzione di rifiuti”.

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