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IMPRESE E TERRITORI

Schenk Italian Wineries in Piemonte, con la partnership con la cooperativa Cantina Vallebelbo

Evoluzione di un rapporto quadriennale, per produrre vini nelle Langhe, dal Barolo al Barbaresco, dal Nebbiolo alla Barbera
LANGHE, SCHENK ITALIAN WINERIES, VALLEBELBO, vino, Italia
Cristiano Amerio (Cantina Vallebelbo) e Daniele Simoni (Schenk Italian Wineries)

Investire nei territori del vino vuol dire, in primis, “mettere radici”, acquisire vigneti e cantine. Ma le strade del vino sono infinite, e c’è chi preferisce puntare su collaborazioni originali, anche tra realtà private di primo piano e cooperative, come quella che vede unire le forze Schenk Italian Wineries, la divisione italiana del gruppo di origine svizzera, guidata da Daniele Simoni, stringere una partnership con la Cantina Cooperativa Vallebelbo, fondata nel 1956, che oggi conta 500 ettari vitati nel cuore delle Langhe, di cui 150 a Dolcetto, Barbera, Nebbiolo, con 150 viticoltori che conferiscono uve di grande qualità, per produrre vini nel cuore delle Langhe.
“Un accordo di collaborazione che sancisce e consolida un rapporto iniziato già nel 2018 per la produzione di una linea di vini piemontesi dalle grandi potenzialità: Casali del Barone. Il progetto originario - spiega una nota - si è sviluppato partendo dal re dei vitigni piemontesi, la Barbera, creando un prodotto importante e tradizionale ma con uno stile molto moderno e innovativo, fruttato, morbido e dal colore intenso. In seguito all’apprezzamento riscosso, la gamma si è ampliata con l’aggiunta dei grandi vini classici della zona: una Barbera d’Asti Superiore, un Barolo, un Nebbiolo, un Barbaresco e un Bianco Langhe, tutti imbottigliati all’origine”.

“La firma ufficiale dell’accordo arriva a quattro anni dall’inizio della collaborazione tra le nostre due realtà. Anni nei quali, nonostante le difficoltà causate dall’emergenza pandemica, lo sviluppo del prodotto non si è mai fermato, ottenendo un premiante miglioramento qualitativo e una conseguente crescita dei volumi di produzione e di vendita. Un successo che ha stimolato l’esigenza, per entrambe le parti, di rafforzare la partnership con un accordo formale più completo e di lunga durata, a conferma della stima che nutriamo l’uno verso l’altro. La Cantina Cooperativa Vallebelbo è una realtà solida, seria e orientata alla qualità, sia in vigna che in cantina - spiega Daniele Simoni, ad Schenk Italian Wineries - un partner perfetto, assolutamente in linea con la filosofia operativa alla base della nostra attività. Per produrre ottimo vino, è indispensabile poter contare su persone vere, appassionate e competenti, capaci di cogliere le esigenze del mercato ed armonizzarle con i ritmi della terra e della natura, per poi tradurle in prodotti sinceri. Siamo pertanto molto lieti di proseguire questo cammino insieme, mettendo a fattor comune l’esperienza dei nostri tecnici e la tecnologia all’avanguardia di cui disponiamo, per ottenere vini capaci di raggiungere risultati sempre più entusiasmanti”.
“La collaborazione con Schenk Italian Wineries ha permesso ai nostri vini di raggiungere una più ampia platea di mercati internazionali - commenta Cristiano Amerio, presidente Vallebelbo - la nostra Cantina ogni anno incrementa l’attenzione alla qualità e grazie a questa collaborazione saremo in grado, in tempi più ridotti, di offrire al mercato prodotti innovativi mantenendo al contempo una forte connotazione territoriale.
L’accordo prevede una stretta collaborazione tecnica e tecnologica tra la Cantina Cooperativa e Schenk, dove a quest’ultima è stato assegnato uno spazio dedicato nella cantina, con botti di proprietà per la maturazione delle selezioni della gamma Casali del Barone. Un ulteriore step di sviluppo per Schenk Italiana Wineries, in un percorso che ha visto l’azienda, storicamente dedicata alla lavorazione del vino sfuso e all’imbottigliamento, e che ha la sua sede italiana principale ad Ora (Bolzano) diventare produttore, dapprima con lo sviluppo di marchi “territoriali” grazie a importanti collaborazioni con produttori locali di alto livello nelle regioni italiane più vocate alla coltivazione dell’uva come l’Alto Adige, la Toscana, il Veneto, la Sicilia, il Piemonte, la Puglia e l’Abruzzo; poi, con l’acquisizione delle cantine “Bacio della Luna” a Vidor (Valdobbiadene) e “Lunadoro” a Valiano di Montepulciano (Siena). Fino, con una formula diversa, appunto, alle Langhe, con Vallebelbo.

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