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Se il lavoro agricolo è sinonimo di riscatto e integrazione: al via i corsi nel Borgo Laudato Si’

A Castel Gandolfo si insegna un mestiere a migranti, ex detenuti, ex tossicodipendenti e persone con diverse abilità, per volere di Papa Francesco
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Un corso voluto da Papa Francesco per insegnare un mestiere ai più fragili (ph: VaticanNews)

Quando la campagna e il lavoro agricolo rappresentano una via di riscatto, ma anche un trampolino di lancio per una nuova vita: riprenderanno il via a settembre, dopo una breve pausa estiva, i corsi di formazione in giardinaggio, potatura, allevamento e trasformazione di prodotti al Borgo Laudato Si’ di Castel Gandolfo, nelle Ville Pontificie. Destinati a migranti, ex detenuti, ex tossicodipendenti, persone con diverse abilità e vittime di violenza, hanno l’obiettivo di tracciare un percorso di dignità e inclusione, per volere di Papa Francesco, seguendo i principi della sua Enciclica Laudato Si’.
Il corso è promosso dal Centro di Alta Formazione Laudato Si’, e prevede al termine l’inserimento nel mondo del lavoro e un accompagnamento personale per il primo anno di impiego. Costituito da una parte teorica e da una parte pratica, è completamente gratuito, grazie a sponsorizzazioni e donazioni. Il Borgo è stato istituito tramite chirografo pontificio del febbraio 2023: uno spazio aperto a tutti, senza distinzione di credo, ceto sociale, provenienza, dedicato ai visitatori che all’interno possono vivere un’esperienza immersiva, ai bambini delle scuole elementari e medie, ai giovani universitari, ad imprenditori e tecnici di impresa, ma anche a coloro che Papa Francesco definisce i “fragili”.
“Sono tutti giovani coscienziosi, rispettosi, soprattutto attenti - dichiara al sito VaticanNews Antonio Rotondi, giardiniere che lavora nelle Ville Pontificie da 32 anni ed è responsabile della formazione - e pur con le loro diversità di credo, di provenienza, di vissuto, anche di abilità, pur con le loro vulnerabilità, cercano di dare il meglio. Sentendosi accolti e valorizzati e imparando a prendersi cura dell’ambiente, riescono a farlo anche con se stessi. Hanno imparato a tracciare una riga tra passato e presente riprendendo in mano la propria vita, senza vergognarsi, ed è bello vederli così, chini sulla terra, ma finalmente a testa alta. Il corso rappresenta l’inizio di una nuova strada, non soltanto imparare un mestiere, ma riavere indietro la loro dignità”.
Il Borgo Laudato Si’ di Castel Gandolfo ospita numerose specie animali e oltre 300 specie vegetali, per un totale di 3.000 piante e diversi esemplari secolari, come un maestoso leccio di oltre 400 anni, alto 20 metri. Tra parchi curatissimi, viali alberati, ninfei, labirinti, piante in fiore, fontane, teatri e altre antiche opere archeologiche come il cripto-portico della Villa romana di Domiziano, il Borgo si estende su 55 ettari, divisi tra 35 ettari di giardini e 20 ettari di terreno agricolo e fattorie, serre ed edifici di servizio.

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