Nemo propheta in patria, una definizione che mal si adatta ad Oscar Farinetti, che con il suo Eataly, in effetti, in patria è stato per anni un buon profeta. Con un format che, però, va forte soprattutto all’estero, lo dicono i numeri, i fatturati, e le visite al primo punto vendita di New York, una delle mete preferite dai turisti di ogni angolo del mondo.
Un successo che non è passato inosservato nemmeno in Spagna, dove l’idea ha stuzzicato un trio di chef imprenditori davvero niente male: José Andrés ed i fratelli Adrià, pronti ad aprire una vero e proprio “Spanish Eataly”, come l’ha definito un articolo del magazine “Condé Nast” (www.cntraveler.com), ovviamente nella Grande Mela. 3.250 metri quadrati, all’interno del grande complesso commerciale di Hudson Yards (a due passi dal Madame Tussauds, ndr), dove troveranno posto i prodotti e la cucina spagnola, che in Usa, specie se paragonata a quella italiana, è ancora poco più che sconosciuta ai più.
Riusciranno “don” Andrés e gli Adrià a replicare il successo di Farinetti? Difficile prevederlo, ma di certo, dopo le critiche seguite all’apertura di Fico, la Fabbrica Italiana Contadina alle porte di Bologna, farà piacere al fondatore di Eataly sapere che, all’estero, non ha perso un briciolo del suo smalto ...
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