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SE L’ALTA CUCINA È DIVENTATA UN’ARTE, LA RISTORAZIONE RIMANE UN BUSINESS. NELLA “TOP 21” DEGLI CHEF PIÙ RICCHI DEL MONDO, TANTI VOLTI NOTI DELLA TV, E UN PODIO DI STAR: IL GIAPPONESE ALAN WONG, L’INGLESE JAMIE OLIVER E LO SCOZZESE GORDON RAMSEY

Non Solo Vino
Gli chef più ricchi del mondo

Se l’alta cucina è diventata un’arte, la ristorazione rimane soprattutto un business, e come tale non ha necessariamente un rapporto diretto con giudizi delle guide e premi vari, quanto, semmai, con l’esposizione mediatica, le attività televisive e altre “collaterali” alla ristorazione tout court. Tra gli chef più ricchi del mondo, infatti, il podio è occupato da un trio che vanta molti più milioni di fatturato che stelle Michelin: al primo posto il giapponese Alan Wong, che solo con la sua catena di ristoranti vanta un patrimonio di 1,1 miliardi di dollari. Un cifra mostruosa, che distanzia enormemente il secondo, e ben più famoso, Jamie Oliver, volto noto in tv ed in libreria, britannico con un amore esagerato per la cucina italiana, protagonista nella maggio parte dei suoi locali, che hanno fruttato, negli anni, guadagni per 235 milioni di dollari. Sul terzo gradino del podio, la vera star del piccolo schermo, Gordon Ramsey, lo chef scozzese, americano d’adozione, che ha portato l’alta cucina nel mondo dei reality show, con programmi capaci di segnare un’epoca, da “Hell’s Kitchen” a “Cucine da incubo”, senza mai perdere di vista la galassia dei suoi stellati, per un patrimonio di ben 118 milioni di dollari.
Scorrendo la classifica di questa peculiare “Top 21”, stilata dalla società irlandese di catering e attrezzature per la cucina Shsonline, altri nomi della ristorazione, soprattutto del piccolo schermo, dallo chef austriaco Wolfgang Puck alla celebrity chef americana Rachel Ray, passando per Emeril Lagasse (ristoratore e volto del piccolo schermo a stelle & strisce), Ina Garten (una carriera tra libri e tv, che le ha fruttato 44 milioni di dollari). E ancora, Paula Deen, capace di districarsi tra libri, apparizioni in tv e una manciata di ristoranti, proprio come Mario Batali. Primo tra i grandi chef il francese Alain Ducasse, alla posizione n. 10, con un patrimonio di 12 milioni di dollari, merito di una galassia di stellati cresciuta nell’arco degli anni. Altri nomi noti dell’alta cucina mondiale in classifica, il giapponese Nobu Matsuhisa (alla posizione n. 12 con 10 milioni di dollari) ed Anthony Bourdain (alla n. 15 con 6 milioni di dollari), mentre a tenere alta la bandiera del Belpaese, Lidia Bastianich, madre del più famoso Joe, nata in Istria, all’epoca parte dell’Italia, e capace di mettere su negli Stati Uniti un piccolo impero da 3,75 milioni di dollari.

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