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LA CURIOSITÀ

Se la comunità Lgbt è sempre più “target” per il mercato del vino. Con etichette e prodotti ad hoc

Il successo dell’“Accademia Prosecco Raimbow” di Bottega e non solo. Con esempi, dal mondo, di un trend a metà tra business e messaggi di inclusione
BOTTEGA, LGBT, PROSECCO RAINBOW, vino, Italia
L’“Accademia Prosecco Raimbow” di Bottega, ispirato alla comunità Lgbt

Ci sono vini che raccontano il territorio, altri la storia di un produttore, altri ancora che portano (o cavalcano) messaggi di portata più generale. A volte, con un grande successo di mercato. Come quello che sta avendo una peculiare linea di Prosecco Doc firmato da Bottega, ovvero la serie “Accademia Prosecco Rainbow”, con le bottiglie con i colori dell’arcobaleno, simbolo della comunità Lgbt, a cui sono dedicate. “La linea Accademia Prosecco Rainbow - spiega Sandro Bottega all’agenzia di comunicazione di Klaus Davi - è nata per creare l’arcobaleno, simbolo della comunità Lgbt, ma anche per comporre con i singoli colori delle bottiglie le bandiere nazionali di diversi Paesi o le note cromatiche legate a celebrazioni e festività”.
Una linea distribuita, ad oggi, in diversi Paesi come Italia, Uk, Usa, Australia, Canada, Francia, Corea del Sud, Spagna, Paraguay, Slovacchia, che starebbe andando forte sul mercato.“Potremmo dire “business as usual” - commenta Bottega - perchè la comunità Lgbt rappresenta un target di interesse, a cui le aziende si rivolgono con prodotti dedicati. I valori di sostenibilità ambientale, etica e sociale sono parti integranti della filosofia Bottega, a cui facciamo riferimento anche per questa collezione di prodotti”. Nel 2021 sono state prodotte circa 360.000 bottiglie di Accademia Prosecco Rainbow, ma “contiamo di rafforzare la nostra presenza nei canali e nei Paesi dove abbiamo già introdotto questa linea arcobaleno”, sottolinea Bottega. Un fenomeno, quello dell’individuazione della comunità Lgbt come target del mercato del vino, recente ma non recentissimo. Già nel 2018, per esempio, come riportato da WineNews, Barefoot, uno dei marchi più importanti del vino mondiale, del colosso americano E&J Gallo Winery, aveva sponsorizzato il Gay Pride in Usa, mentre House Wine aveva lanciato un rosé sparkling in lattina arcobaleno o, restando in tema bollicine, da segnalare un’edizione glitterata di spumante firmato One Hope, con i proventi delle vendite che hanno finanziato il Trevor Project, associazione che supporta e sostiene i giovani della comunità Lgbt. E già nel 2012, Erica Roverter, giovane imprenditrice argentina aveva lanciato il suo “Why Not”, uno spumante realizzato con il metodo charmat a base di uve Pinot nero, dichiaratamente “gayfriendly”, solo per fare degli esempi. D’altronde, già nel 2019 uno studio della stessa agenzia Klaus Davi & Co., sottolineava come tra i “vip” della stessa comunità Lgtb americana, i grandi vini italiani fossero già tra i più amati ...

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