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SE LA TRADIZIONE È PIÙ FORTE DELLA CRISI. A PASQUA 2013 NON SI RINUNCIA AI CULT DELLE FESTE PASQUALI IN TAVOLA: TRA SALAMI, COPPE E CAPOCOLLI, SARANNO CONSUMATI 13.500 TONNELLATE DI SALUMI PER UN VALORE DI 26 MILIONI DI EURO. PAROLA DI ASSICA

Non Solo Vino
Salumi in tavola

Se la tradizione è più forte della crisi a Pasqua gli italiani non rinunciano ai cibi cult legati alle festività. E tra salami, coppe e capocolli saranno consumati ben 13.500 tonnellate di salumi per un valore di circa 26 milioni di euro. Parola di Assica, l’associazione industriali delle carni e dei salumi di Confindustria, che scatta la fotografia della tavola degli italiani a Pasqua 2013 fra carne e salumi.

Una tradizione, quella di mangiare carne e salumi a Pasqua, spiega Assica, radicata nella cultura alimentare del Belpaese e che arriva da lontano: già dal Medioevo, mentre l’addio prequaresimale alla carne (il Carnevale) era celebrato con salsicce o fette di salame cotte nel vino bianco, il giorno di Pasqua si tornava a consumare, dopo quaranta giorni, quei salumi che, in primavera, raggiungevano il perfetto grado di stagionatura. Con la tradizionale macellazione invernale del maiale (che avviene dal giorno di Santa Lucia, il 13 dicembre, a quello di Sant’Antonio, il 17 gennaio), infatti, si ottenevano salumi che avevano periodi di stagionatura diversi, da pochi mesi dei salami cacciatori ai 12/18 mesi dei prosciutti crudi. Il periodo Pasquale, continua Assica, tra la fine di marzo e la fine di aprile, era il momento perfetto per consumare proprio il salame e la coppa o capocollo, questi ultimi due salumi molto simili, il cui nome varia nelle diverse regioni (coppa al nord, capocollo al centro-sud). Questi prodotti della salumeria italiana, infatti, necessitano di una stagionatura di 3/4 mesi. Oltre al tradizionale pranzo di Pasqua, anche il lunedì dell’Angelo, conclude Assica, con la classica gita fuori porta, diventa occasione per consumare i salumi, ideali per i pic nic, per la loro praticità e varietà. Sono tanti, quindi, coloro che approfitteranno dell’occasione per imbastire su prati, spiagge, cestini per il pranzo ed e anche barbecue, quest’ultimo regno della carne di maiale, con le salsicce, le costine, le braciole e le puntine.

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