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Se si deve scegliere tra Vinitaly, Salone del Mobile e Biennale di Venezia 

Dal 14 al 20 aprile, nella settimana più convulsa dell’anno, si sovrappongono ben tre eventi di riferimento dell’eccellenza made in Italy 
BIENNALE DI VENEZIA, Salone del Mobile, VINITALY, Italia
In contemporanea a Vinitaly al via anche Salone del Mobile di Milano e Biennale di Venezia

Prendete tre dei principali capisaldi del made in Italy nel mondo: il design, il vino e l’arte. Poi prendete i tre eventi internazionali che li rappresentano e che li hanno fatti conoscere a livello internazionale, richiamando da anni, oltre a migliaia di visitatori, anche esperti, giornalisti e addetti ai lavori italiani e stranieri: il Salone del Mobile di Milano, Vinitaly di Verona e la Biennale di Venezia. Un patrimonio inestimabile di immagine e business che, quest’anno, incredibilmente, si sovrappone in un’unica, affollatissima settimana: dal 14 al 20 aprile prenderanno il via, in contemporanea, gli eventi di punta (manca solo la Settimana della Moda) dell’Italia che conta nel mondo. Una compressione che renderà molto difficile, se non impossibile, per un vasto pubblico (sempre più trasversale e appassionato, in egual misura, del buon bere, di arredamento, creatività, cultura e nuove tendenze) seguire e partecipare ai vari saloni, per non parlare degli addetti alla comunicazione, che ormai vantano un portfolio variegato in cui i brand di vino convivono con quelli di design e con le gallerie d’arte. Del resto, anche tra i vari ambiti le contaminazioni sono sempre più marcate, con le cantine che ospitano vernissage o addirittura collezioni d’arte permanenti, i grandi marchi del design che creano linee per la tavola o gli eventi culturali che ospitano tasting e degustazioni. Un’interazione preziosa e sempre più radicata che risentirà sicuramente, in maniera negativa, della fitta concentrazione di appuntamenti in una manciata di giorni. E se è vero che la Biennale di Venezia andrà avanti fino a novembre, lavorare su un calendario nazionale di eventi spalmato in un lasso di tempo più lungo e dilatato consentirebbe non solo una maggiore affluenza, ma anche una ripercussione positiva su strutture ricettive, logistica e traffico.

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