SEMPRE PIÙ GIOVANI “TORNANO” ALLA TERRA, UN SETTORE DAL FORTE RICHIAMO LEGATO ALLA PASSIONE PER LA NATURA. UN’OCCUPAZIONE DIFFICILE, MA CHE REGALA UN SENSO DI LIBERTÀ. GALAN: “BENE CHE SI AFFRONTI IL TEMA DEI GIOVANI IN AGRICOLTURA”

Chi sceglie di lavorare nell’agricoltura è spesso mosso da una passione straordinaria, per la terra, per la natura, per l’aria aperta. Non è mai un mestiere come gli altri, si è in balia delle intemperie, e spesso il frutto dei propri sforzi è al di sotto delle attese ma, nonostante ciò, sono sempre di più i giovani che si tuffano sul settore primario, con idee e conoscenze innovative, alla ricerca di una vita nuova, lontana dal rigido “tran-tran” della vita di città. È una vittoria della terra e di un rapporto rinnovato con il lavoro e con il tempo, che apre però una riflessione su quanto il mondo della politica sia in grado di percepire un cambiamento del genere. Una vittoria per la quale esprime soddisfazione il Ministro delle Politiche Agricole, Giancarlo Galan: “sono colpito molto positivamente dal fatto che si discuta di un tema fondamentale come quello dell’occupazione in agricoltura e del ruolo dei giovani. Il valore dell’agricoltura si misura anche attraverso l’occupazione che essa produce e attraverso la capacità attrattiva che esercita nei confronti dei giovani”. Il Ministro sottolinea, però, come questa nuova spinta vada sostenuta e non frenata: “non si può fare a meno di chiederci come sia possibile pensare di attrarre i nostri ragazzi verso questo nobile mestiere se non si punta sull’innovazione e non si cerca di diminuire drasticamente la burocrazia. Dobbiamo quindi evitare un surplus di nuove regole e meccanismi sempre più complicati, che rendono l’agricoltura un mestiere davvero difficile. Dobbiamo semplificare il più possibile”.