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SEQUESTRI PER 60 TONNELLATE DI PRODOTTI ITTICI IN ITALIA. IL MINISTRO CATANIA ALLE CAPITANERIE DI PORTO: “L’ATTENZIONE COSTANTE AL RISPETTO DELLE NORME NELLA FILIERA ITTICA ELEMENTO PER GARANTIRE LA SICUREZZA DEL PESCE CHE ARRIVA SULLE NOSTRE TAVOLE”

Le Capitanerie di Porto-Guardia Costiera hanno sequestrato, nelle ultime settimane, oltre 60 tonnellate di prodotti ittici in Italia. Per il Ministro delle Politiche Agricole Mario Catania “l’attenzione costante rivolta al rispetto delle norme nella filiera ittica rappresenta un elemento fondamentale per garantire la sicurezza del pesce che arriva sulle nostre tavole”.

Le Capitanerie di porto sono quelle di Bari, Castellamare di Stabia, Torre del Greco, Livorno e Viareggio. Gli uomini della Capitaneria del capoluogo pugliese, nelle ultime settimane, hanno effettuato circa 400 controlli su pescherecci, punti da sbarco e ristoro, grossisti, mercati ittici e centri di grande distribuzione nelle province di Bari, Andria, Trani, Molfetta, Foggia e Taranto. L’attività ha portato a sanzioni per circa 60.000 euro, alla denuncia alle Autorità Giudiziarie di 27 persone, e al sequestro di oltre 44 tonnellate di prodotto ittico (polpi, gamberetti congelati, pesci alati provenienti dalla Cina e spacciati per locali, tonni rossi pescati illegalmente).

A Torre del Greco (Napoli), invece il sequestro è stato di oltre 1.600 Kg di prodotti ittici (mitili e ricci di mare), trovati in un impianto abusivo, sprovvisto delle autorizzazioni demaniali e igienico-sanitarie e realizzato in uno specchio d’acqua ritenuto non idoneo. Dodici persone sono state deferite all’Autorità Giudiziaria, mentre il pescato sequestrato, sulla base delle analisi condotte dalla Asl Napoli 3 Sud, è stato distrutto con la tecnica dell’affondamento al largo delle coste torresi. Sempre a Napoli, nel porto di Castellamare di Stabia, con l’operazione chiamata “anti datterari” condotta nella notte tra mercoledì e giovedì scorso, sono stati posti sotto sequestro 100 Kg. di datteri, recuperati da quattro “datterari” già noti alle Forze dell’ordine, che colti in fragranza nei pressi dell’area marina protetta di Punta Campanella, sono stati denunciati per danno ambientale ed illecita raccolta del dattero di mare.

Infine, le Capitanerie di Porto di Livorno e Viareggio, coordinate dal Centro di controllo area pesca (Ccap) di Livorno, dopo un accurato lavoro di analisi di una partita di polpo venduto come “octopus vulgaris” e che invece era polpo vietnamita, specie meno pregiata e meno costosa, ha sequestrato e ritirato dal commercio 16,5 tonnellate di prodotto e a deferire 10 persone all’Autorità Giudiziaria del luogo per frode in commercio.

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